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PD. Moretton, su manovra Governo Monti difesa maldestra di Tondo

07.12.2011
12:35
(ACON) Trieste, 7 dic - COM/AB - È fuori discussione che la manovra Monti porterà un altro pesante aggravio alla riduzione della spesa del bilancio regionale. Ed è altrettanto chiaro che i sacrifici colpiranno molti settori produttivi e non, ivi compresi i Comuni, perché i 145 milioni di taglio alla spesa non sono poca cosa.

Ad affermarlo è Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, che stigmatizza l'atteggiamento del Governo regionale, che liquida la vicenda con il laconico "contrasteremo la richiesta di Monti non applicandola, perché abbiamo già dato".

"Detta in questi termini - sostiene Moretton - potrebbe essere un'affermazione condivisibile, invece essa di fatto contrasta con le scelte che sono state fatte, sul piano politico ed economico-finanziario, dal Governo Tondo. Infatti, se il presidente della Regione e l'assessore e Savino non si fossero fatti scippare i 360 milioni per il federalismo fiscale oggi, di fronte alla manovra necessaria a evitare il catastrofico fallimento del sistema Italia proposta dal Governo Monti, non si troverebbero costretti a dire che va respinta". "È una manovra a cui si adegueranno tutti - così ancora Moretton - perché sarà approvata anche dal Pdl e, di conseguenza, la difesa maldestra di Tondo non ha alcuna credibilità. Ancor di più viene meno la credibilità delle dichiarazioni della Giunta regionale e della maggioranza di centro destra, considerato che i fatti non depongono a loro favore. Da una parte - conclude il capogruppo PD - si predica al risparmio, mentre dall'altra si fa esattamente il contrario, come nel caso di Promotur e Agemont, per i quali sono stati respinti gli emendamenti dell'opposizione per la cancellazione dei rispettivi presidenti e CdA. E, guarda caso, con il voto favorevole di chi, più di ogni altro, chiede sobrietà di azione: il presidente Tondo". AB