Pens: Ferone, manovra Monti colpisce pesantemente la regione
(ACON) Trieste, 7 dic - COM/AB - La manovra del Governo Monti
può essere definita di tasse e balzelli. Una manovra iniqua e
ingiusta che colpisce pesantemente anche il Friuli Venezia
Giulia, regione che è di tutta evidenza virtuosa.
Lo afferma il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi
Ferone, che osserva come la manovra preveda, per la nostra
Regione, tagli sulle spese per ben 145 milioni e 600 mila euro
per il 2012 e 200 milioni per il 2013. È semplicemente assurdo ed
evidentemente bene farebbe il Governo Monti a rivedere questa sua
posizione.
Il Partito Pensionati giudica estremamente positivo
l'atteggiamento del presidente Tondo di fronte a questi nuovi
scenari - sottolinea Ferone - e condivide il suo "tenere la
schiena dritta" con il senatore Monti, come del resto aveva
fatto con l'ex presidente Silvio Berlusconi.
Il Friuli Venezia Giulia pagherà, come il resto d'Italia, le
conseguenze di questa manovra nazionale dissennata, che vuole
raggiungere il risanamento dei conti facendo pagare quattro
spiccioli agli evasori e massacrando i diritti di pensionati e
lavoratori. L'esagerato aumento delle accise sui carburanti a
partire da subito, l'aumento di due punti dell'IVA previsto nel
2012, faranno impennare l'inflazione, già in forte ripresa e a
pagare saranno come sempre i pensionati e i lavoratori - continua
il rappresentante del Partito Pensionati - con un impoverimento
generale anche della popolazione del Friuli Venezia Giulia e la
scomparsa di quel ceto medio che è sempre stato l'asse portante
dell'economia nazionale e regionale.
L'attuale Amministrazione regionale ha avuto una politica
intelligente e lungimirante in tutti i settori di sua competenza,
basti pensare all'abbattimento del debito e ai tanti interventi a
sostegno del lavoro, della famiglia e delle fasce sociali più
deboli, nonché provvedimenti a sostegno dell'impresa, nella
consapevolezza che è il lavoro e la lotta alla disoccupazione, il
vero strumento per contrastare l'attuale pesante crisi - ha
concluso Ferone - e ha già effettuato significativi tagli alle
spese, quindi altri tagli imposti da Roma avrebbero soltanto
l'effetto di comprimere in modo inaccettabile la possibilità
della nostra Regione di continuare la sua politica di
contenimento e di contrasto all'attuale crisi.