Pari opportunità: verso un archivio della memoria delle donne
(ACON) Trieste, 12 dic - AB - Con un convegno dal titolo
significativo "Verso l'archivio della memoria delle donne del
Friuli Venezia Giulia", la Commissione regionale pari opportunità
ha focalizzato l'obiettivo di iniziare a mettere in rete gli
archivi che già esistono e di organizzare la conservazione e la
divulgazione della storia delle donne della nostra regione dalla
fine della II Guerra mondiale a oggi, per evitare che essa si
disperda e che si allarghi ancora di più il silenzio della
memoria.
I lavori sono stati introdotti, nella sala Tessitori del
Consiglio regionale a Trieste, dalla presidente della Commissione
Santina Zannier, che ha sottolineato come il progetto sia di non
facile realizzazione, perché si tratta di reperire scritti,
libri, documenti che consentano di non disperdere una memoria
importante.
È un dovere ricordare la vita che fecero le donne negli anni
passati, specie nel periodo pre e post bellico - ha aggiunto la
Zannier - al lavoro da sole, con i loro uomini all'estero, donne
silenziose, dure, dai nobili sentimenti, che volevano per i loro
figli una situazione migliore della loro.
A illustrare il progetto Ester Pacor, componente della
Commissione, che ne ha evidenziato le tappe: un gruppo di lavoro
con allo studio le modalità organizzative, il censimento degli
archivi, la creazione di un sito Internet e di un archivio
cartaceo ed elettronico.
Si tratta di operare un ampio scavo conoscitivo - ha sottolineato
- che consenta di cogliere a fondo la trasformazione
dell'identità delle donne in quest'area territoriale e la
creazione di un luogo in cui gli archivi vengono raccolti e messi
in rete.
A portare il loro contributo sono quindi state Elisabetta Vezzosi
dell'Università di Trieste, che ha parlato dei movimenti delle
donne, Ariella Verrocchio direttrice scientifica dell'istituto
Livio Saranz (problemi di metodo legati agli archivi, Elda Guerra
dell'associazione Orlando di Bologna, che ha portato l'esperienza
dell'archivio di storia delle donne di Bologna, Anna Scattigno
dell'Università di Firenze, che ha illustrato l'esperienza
toscana in questa materia, Maria Amalia D'Aronco dell'Università
di Udine ("recupero di una memoria intangibile) e Pina Nuzzo
delegata nazionale dell'UDI, che ha presentato la decennale
esperienza in materia della sua organizzazione.
(foto, immagini tv)