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Presidente Franz su manovra Governo Monti

13.12.2011
13:11
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/AB - Come avviene per le Regioni ordinarie, così anche per il Friuli Venezia Giulia e le altre Regioni speciali la manovra del Governo Monti prevede all'articolo 28 l'aumento dell'addizionale regionale all'IRPEF, che passa dallo 0,9 all'1,23%. Si tratta di una norma che impone un sacrificio pesante alla nostra Regione e ai suoi cittadini, poiché interviene su una situazione di cui il Friuli Venezia Giulia si è preso responsabilmente carico, per quanto di sua competenza, con i doveri derivanti dalla partecipazione agli obiettivi di stabilità e solidarietà che hanno già portato a una riduzione del debito.

Ad affermarlo è il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Maurizio Franz, al quale appare inoltre assolutamente ingiustificato - perché lesivo delle prerogative della Regione e quindi con ogni probabilità non conforme alla Carta costituzionale - il metodo inedito e invasivo che il Governo usa per ottenere, anzi, per obbligare le Regioni speciali alle riduzioni richieste. Il riferimento è al forzato accantonamento delle somme in questione, sulle quali lo Stato si avvale in maniera impropria e arbitraria dello strumento della riserva all'erario del maggiore gettito derivante dall'aumento dell'addizionale.

In pratica - specifica Franz - lo Stato ha deciso unilateralmente di trattenere una parte delle somme dovute alla Regione come compartecipazione ai tributi erariali, secondo quanto previsto dallo Statuto.

L'adozione di un meccanismo siffatto nei confronti di una Regione che ha sempre offerto disponibilità e collaborazione sui temi del rigore e della condivisione - conclude il presidente del Consiglio regionale - risulta del tutto fuori luogo e non giustificata, nemmeno in presenza di una drammatica situazione alla quale la Manovra Monti sta tentando di porre un argine.