CR: Fianziaria 2012, relatore maggioranza Piccin (LN) (3)
(ACON) Trieste, 13 dic - MPB - Il Consiglio regionale ha
iniziato l'esame della Finanziaria 2012 con l'intervento del
relatore di maggioranza per la lega Nord, Mara Piccin, che
richiamando la situazione nazionale e ribadendo il giudizio
critico sul Governo tecnico e sui tagli che esso si appresta a
fare anche alla nostra Regione, ha evidenziato che quanto
l'Europa sta chiedendo agli Stati - una progressiva diminuzione
del debito, riforme amministrative e liberalizzazioni,
accompagnate da sviluppo e infrastrutture - la nostra Regione
l'ha già esso in atto: il debito regionale è passato da 1.657
milioni di euro del 2008 a 1.050 a fine 2011, fruttando alla
Regione la doppia A di rating. Inoltre, ha ricordato la
decisione, ancor prima del Governo nazionale, di abbassare di
circa un punto percentuale l'IRAP, diminuendo di fatto la tassa
del 25% che si concretizza in una riduzione della pressione
fiscale per le imprese, e indicato nel credito alle imprese
l'olio per far girare la macchina industriale.
Se la finanza è degenerata nel momento in cui ha socializzato le
perdite, noi con questi provvedimenti proviamo a socializzare i
vantaggi fiscali in modo equo, trasversale, trasparente. E cioè:
attraverso la riduzione dell'IRAP (5.000 le domande presentate),
gli sconti benzina e un'azione sul trasporto pubblico che non
risentirà di aumenti tariffari. E poiché il tessuto produttivo è
fatto al 90% di piccole e piccolissime imprese industriali,
queste non possono essere tagliate fuori dai vantaggi fiscali
solo perché magari non fanno ricerca e sviluppo, perché non per
tutti è possibile, ma danno onestamente lavoro a migliaia di
persone e quindi - per Piccin - vanno anch'esse aiutate.
La relatrice ha quindi evidenziato alcuni aspetti. Innanzitutto
il sostegno al lavoro e all'occupazione, garantito con fondi
propri regionali per 13 milioni di euro oltre alla conferma della
compartecipazione per il 30% alla cassa integrazione in deroga
attraverso azioni di formazione e integrazione al reddito che
varrà oltre 30 milioni. Poi, il mantenimento dei livelli di spesa
correnti dei settori sanità-sociale-famiglia, mantenendo
inalterati gli standard qualitativi dei servizi e la spesa
sociale: la sanità disporrà di 2.296 milioni, in aumento rispetto
ai 2.267 del 2011,compresa la manovra di assestamento.
In materia di edilizia sanitaria - sottolinea - vogliamo essere
certi che saranno mantenuti gli impegni assunti dal presidente
Tondo nei riguardi del pordenonese per la costruzione del nuovo
ospedale.
L'attenzione al sociale viene ribadita con uno stanziamento
complessivo di 227 milioni di risorse regionali e 7 milioni di
fondi statali, nel contesto di un graduale arretramento delle
risorse messe a disposizione dallo Stato. La spesa corrente si
assesta su 217,6 milioni (14 in più rispetto al 2011) anche
attraverso l'integrazione di risorse aggiuntive compensative dei
minori finanziamenti statali per il FAP per circa 32 milioni.
La famiglia vede sostanzialmente confermate le poste del 2011,
almeno per quanto riguarda gli interventi più importanti come la
Carta Famiglia e gli assegni di natalità. Nell'ambito dei servizi
pubblici essenziali, il bilancio 2012 mantiene i finanziamenti
del 2011 per il trasporto pubblico locale su gomma e su rotaia
per un ammontare di circa 180 milioni.
Gli interventi a favore delle autonomie locali (art.13) hanno
registrato alcuni ritocchi alla luce della manovra Monti, con un
decremento dell'1,7 % rispetto al 2011. All'intero sistema
vengono assegnati 439,9 milioni, composti dalla quota delle
compartecipazioni ai proventi dello Stato riscossi nel territorio
regionale (431,3 milioni) e da un'assegnazione straordinaria
integrativa di 8,5 milioni. La principale attribuzione riguarda i
trasferimenti ai Comuni, con un'assegnazione ordinaria di 335
milioni e ulteriori poste specifiche destinate, tra le altre,
all'incentivazione dei servizi associati (10 milioni), ai Comuni
turistici (0,8 milioni) e ai plessi scolastici (0,7 milioni). I
trasferimenti ordinari a favore delle Province ammontano a 43
milioni e quelli a favore delle Unioni dei Comuni si attestano
sui 7 milioni. Nel conteggio complessivo vanno inclusi, tra gli
altri, gli oneri di copertura dei costi per il personale del
comparto unico (36,9 milioni).
Nessun settore strategico è stato trascurato, e si è cercato
limitare al massimo i sacrifici, ha concluso Mara Piccin. Equità
e sviluppo si accompagnano al mantenimento dei livelli del
sistema sociale e della sanità, l'attenzione al territorio si
accompagna all'impegno a valorizzare i giovani, a tutelare le
famiglie, a garantire possibilità di lavoro, anche in una
situazione incerta come l'attuale.
L'invito finale è a una serrata trattativa con il Governo perchè
le disposizioni della manovra Monti a carico della nostra Regine
siano almeno mitigate, perchè non è giusto che il Friuli Venezia
Giulia che è stato virtuoso debba trovarsi in questa situazione.
(foto, immagini tv)
(segue)