CR: Finanziaria 2012, relatore maggioranza Salvador (UDC) (6)
(ACON) Trieste, 13 dic - MPB - Anche il relatore di maggioranza
per l'UDC, Maurizio Salvador, ha fatto ampio riferimento alla
situazione generale dichiarando che mai come quest'anno la
Finanziaria regionale è intrecciata a doppio filo, in tutti i
sensi, con la gravissima crisi, anche internazionale, che il
Paese sta attraversando e che per uscirne chiede risposte
politiche ed economiche, imponendo rigore, crescita, equità, con
pesanti sacrifici per tutti.
Perché i conti quadrino a livello nazionale occorre che Regioni,
Province e Comuni facciano la loro parte, mentre il federalismo
in questo momento di contenimento dei costi e di snellimento
delle strutture politiche e amministrative, è un qualcosa che non
ci possiamo permettere se non vogliamo gravare ancora di più
sulla spesa e conseguentemente sul debito pubblico. E spiace
constatare - ha aggiunto - che la nostra Regione, nell'ottica del
federalismo, abbia subito nel recente passato tagli ai propri
trasferimenti senza avere alcun risultato concreto.
Salvador ha quindi analizzato quale è il concorso della Regione
al consolidamento dei conti pubblici.
In questo contesto la partita del risanamento del debito vede il
bilancio regionale in una condizione migliore rispetto a quella
dell'avvio della legislatura, caratterizzato da un forte
indebitamento registrato nella precedente. La riduzione dell'Irap
nei confronti delle imprese è un primo passo per la crescita, una
scelta anticipatrice di una decisione contenuta nella manovra
Monti, con la quale andrà raccordata, che ha comportato riduzione
delle entrate regionali che perciò non possono essere distribuite
nei vari settori di spesa come capitava negli anni precedenti. In
altre parole manca la discrezionalità su una porzione importante
delle nostre disponibilità, compensata però dalla certezza di
contribuire in maniera tangibile alla ripresa dell'economia
regionale.
La manovra di bilancio del 2012 della Giunta regionale è
impostata tenendo conto di alcune priorità settoriali: salute e
protezione sociale, autonomie locali, politiche attive del
lavoro, servizi pubblici essenziali. Per questi comparti si
prevede il mantenimento dello stesso livello di risorse rispetto
al 2011. Stiamo per affrontare una riforma sanitaria e quanto
prima deve trovare avvio il piano degli investimenti
nell'edilizia sanitaria, con particolare riferimento al nuovo
ospedale di Pordenone e alla realtà triestina.
Per gli enti locali, anche per l'anno prossimo, il finanziamento
a Comuni e Province non subirà i tagli che si registrano nelle
altre parti d'Italia, mentre il ritorno dell'Ici consentirà ai
Comuni di avere fondi propri in misura aggiornata. Urgente la
riforma degli Enti locali, non più rinviabile per l'UDC che
avrebbe preferito affrontare la questione in un disegno globale e
non soltanto parziale per il territorio montano. E poi, pure
indilazionabile la riforma della burocrazia e delle procedure
alle quali cittadini, imprese e amministrazioni locali devono
sottostare, poiché si arrivati al punto che difficilmente
riusciamo a liquidare i contributi nelle annualità di competenza.
Tra le scelte qualificanti Salvador ha evidenziato alcune poste
di bilancio che all'UDC interessano particolarmente: gli
interventi in favore della famiglia, che hanno bisogno però di un
incremento di almeno 1 milione; gli interventi per la prima
infanzia (stimato un incremento di spesa di 1.500.000 euro, per
l'abbattimento dei costi di gestione degli asili nido); il
problema dei giovani (circa 10 mila disoccupati o scarsamente
occupati) per i quali sta per essere varata una legge per le
politiche giovanili; la realizzazione di centri di aggregazione
giovanile, capitolo questo non finanziato negli anni 2010 e 2011,
e sono 199 le domande giacenti in Regione per la realizzazione di
centri giovanili per un importo di oltre 65 milioni. Altri 700
mila euro occorrono per interventi nel settore dell'istruzione e
dell'associazionismo, per mantenere lo standard di spesa del
2011, mentre per la ricerca e l'innovazione, settori strategici
per il futuro dei giovani e per la loro occupazione, la
sofferenza finanziaria è di circa 3.600.000 euro e riguarda per
lo più annualità di finanziamenti da destinare a Sincrotrone Spa,
Area Scienze Park e istituzioni di ricerca diverse.
Fra le questioni aperte che destano forti preoccupazioni per la
riduzione o l'azzeramento delle disponibilità, Salvador ha
indicato la difesa del suolo e dell'ambiente (in particolare nel
territorio montano), la protezione civile e le opere pubbliche a
favore dei Comuni. Quanto all'edilizia agevolata, rimane aperto
il tema di una riscrittura delle regole per l'accesso a tali
benefici. In sofferenza anche il comparto della cultura che pure
- ha sottolineato Salvador - alimenta l'economia turistica,
gastronomica, dei trasporti. Troppo poca l'attenzione riservata
alle Pro Loco, mentre maggiori risorse dovrebbero essere previste
per le riserve naturali, i Consorzi universitari di Pordenone e
Gorizia e alcuni capitoli azzerati nel passaggio da un
assessorato all'altro, fra cui quelli per CAI e Soccorso alpino.
(segue)