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CR: Finanziaria 2012, relatore maggioranza Salvador (UDC) (6)

13.12.2011
13:58
(ACON) Trieste, 13 dic - MPB - Anche il relatore di maggioranza per l'UDC, Maurizio Salvador, ha fatto ampio riferimento alla situazione generale dichiarando che mai come quest'anno la Finanziaria regionale è intrecciata a doppio filo, in tutti i sensi, con la gravissima crisi, anche internazionale, che il Paese sta attraversando e che per uscirne chiede risposte politiche ed economiche, imponendo rigore, crescita, equità, con pesanti sacrifici per tutti.

Perché i conti quadrino a livello nazionale occorre che Regioni, Province e Comuni facciano la loro parte, mentre il federalismo in questo momento di contenimento dei costi e di snellimento delle strutture politiche e amministrative, è un qualcosa che non ci possiamo permettere se non vogliamo gravare ancora di più sulla spesa e conseguentemente sul debito pubblico. E spiace constatare - ha aggiunto - che la nostra Regione, nell'ottica del federalismo, abbia subito nel recente passato tagli ai propri trasferimenti senza avere alcun risultato concreto.

Salvador ha quindi analizzato quale è il concorso della Regione al consolidamento dei conti pubblici.

In questo contesto la partita del risanamento del debito vede il bilancio regionale in una condizione migliore rispetto a quella dell'avvio della legislatura, caratterizzato da un forte indebitamento registrato nella precedente. La riduzione dell'Irap nei confronti delle imprese è un primo passo per la crescita, una scelta anticipatrice di una decisione contenuta nella manovra Monti, con la quale andrà raccordata, che ha comportato riduzione delle entrate regionali che perciò non possono essere distribuite nei vari settori di spesa come capitava negli anni precedenti. In altre parole manca la discrezionalità su una porzione importante delle nostre disponibilità, compensata però dalla certezza di contribuire in maniera tangibile alla ripresa dell'economia regionale.

La manovra di bilancio del 2012 della Giunta regionale è impostata tenendo conto di alcune priorità settoriali: salute e protezione sociale, autonomie locali, politiche attive del lavoro, servizi pubblici essenziali. Per questi comparti si prevede il mantenimento dello stesso livello di risorse rispetto al 2011. Stiamo per affrontare una riforma sanitaria e quanto prima deve trovare avvio il piano degli investimenti nell'edilizia sanitaria, con particolare riferimento al nuovo ospedale di Pordenone e alla realtà triestina.

Per gli enti locali, anche per l'anno prossimo, il finanziamento a Comuni e Province non subirà i tagli che si registrano nelle altre parti d'Italia, mentre il ritorno dell'Ici consentirà ai Comuni di avere fondi propri in misura aggiornata. Urgente la riforma degli Enti locali, non più rinviabile per l'UDC che avrebbe preferito affrontare la questione in un disegno globale e non soltanto parziale per il territorio montano. E poi, pure indilazionabile la riforma della burocrazia e delle procedure alle quali cittadini, imprese e amministrazioni locali devono sottostare, poiché si arrivati al punto che difficilmente riusciamo a liquidare i contributi nelle annualità di competenza.

Tra le scelte qualificanti Salvador ha evidenziato alcune poste di bilancio che all'UDC interessano particolarmente: gli interventi in favore della famiglia, che hanno bisogno però di un incremento di almeno 1 milione; gli interventi per la prima infanzia (stimato un incremento di spesa di 1.500.000 euro, per l'abbattimento dei costi di gestione degli asili nido); il problema dei giovani (circa 10 mila disoccupati o scarsamente occupati) per i quali sta per essere varata una legge per le politiche giovanili; la realizzazione di centri di aggregazione giovanile, capitolo questo non finanziato negli anni 2010 e 2011, e sono 199 le domande giacenti in Regione per la realizzazione di centri giovanili per un importo di oltre 65 milioni. Altri 700 mila euro occorrono per interventi nel settore dell'istruzione e dell'associazionismo, per mantenere lo standard di spesa del 2011, mentre per la ricerca e l'innovazione, settori strategici per il futuro dei giovani e per la loro occupazione, la sofferenza finanziaria è di circa 3.600.000 euro e riguarda per lo più annualità di finanziamenti da destinare a Sincrotrone Spa, Area Scienze Park e istituzioni di ricerca diverse.

Fra le questioni aperte che destano forti preoccupazioni per la riduzione o l'azzeramento delle disponibilità, Salvador ha indicato la difesa del suolo e dell'ambiente (in particolare nel territorio montano), la protezione civile e le opere pubbliche a favore dei Comuni. Quanto all'edilizia agevolata, rimane aperto il tema di una riscrittura delle regole per l'accesso a tali benefici. In sofferenza anche il comparto della cultura che pure - ha sottolineato Salvador - alimenta l'economia turistica, gastronomica, dei trasporti. Troppo poca l'attenzione riservata alle Pro Loco, mentre maggiori risorse dovrebbero essere previste per le riserve naturali, i Consorzi universitari di Pordenone e Gorizia e alcuni capitoli azzerati nel passaggio da un assessorato all'altro, fra cui quelli per CAI e Soccorso alpino.

(segue)