News


PD: Pupulin, aumenta tassazione regionale per imprese minori

13.12.2011
17:33
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/AB - La nuova impostazione della Giunta Tondo sull'IRAP, rimodulata sulla base dei contenuti della manovra Monti, ha un unico effetto certo: l'aumento consistente della tassazione regionale sulle attività produttive delle imprese minori e di quelle che operano in aree svantaggiate, che si vedono ridurre allo 0,35% l'imposta regionale, quando finora questa riduzione risultava dello 0,92%.

Lo mette in evidenza il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che aggiunge.

In sostanza, non potendo beneficiare che in forma marginale delle detrazioni, previste a livello nazionale, sul costo del lavoro (cosa che finirà per regalare a banche e assicurazioni esenzioni rilevanti), le piccole e medie imprese si troveranno, invece di come annunciato dal presidente Tondo, con un forte aumento delle tasse regionali.

Inoltre, avendo preso atto senza alcuna riserva della ulteriore decisione del Governo Monti, che porta al 1,23% l'addizionale IRPEF dall'attuale 0,90%, questa scelta finirà per ricadere sui redditi dei lavoratori, delle famiglie e dei piccoli imprenditori.

Talvolta le azioni umane possono conseguire fini diversi da quelli perseguiti così, in questo caso, il puntiglio del presidente di mantenere (seppur ridimensionato) allo 0,35% il taglio generalizzato dell'IRAP, fa sì che paghino sempre i redditi più bassi e aumenti la tassazione sulle aziende minori, ancor più se insediate nelle zone montane e in aree marginali.

Bel modo di pensare al sostegno alla crescita - aggiunge Pupulin - colpendo le piccole e medie imprese che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto economico e aumentando le tasse sulle persone e sulle famiglie con il risultato di comprimere ulteriormente i consumi, già a livello di guardia.

Il gruppo del PD propone un'alternativa praticabile anche sul piano degli equilibri contabili, mantenendo il livello attuale della riduzione IRAP solo alle piccole imprese a quelle delle zone marginali, azzerando l'addizionale regionale IRPEF sulle persone con reddito sotto i 15.000 euro e con detrazioni per carichi famigliari.

Chiede, in presenza della straordinaria massa di liquidità delle casse dell'Amministrazione regionale, una manovra bis diretta a stabilizzare la situazione economica eliminando gli effetti inflazionistici e recessivi del ciclo economico e occupazionale della nostra regione, che metta a disposizione del credito alle imprese risorse che compensino almeno in parte i cresciuti costi degli interessi e le restrizioni del sistema bancario e più in generale di quello finanziario.

Non servono, in questa fase delicata, nè scelte di ordinaria amministrazione né soluzioni propagandistiche, tutte due costose e inutili per il rilancio dell'economia e il lavoro. AB