PD: Pupulin, aumenta tassazione regionale per imprese minori
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/AB - La nuova impostazione della
Giunta Tondo sull'IRAP, rimodulata sulla base dei contenuti della
manovra Monti, ha un unico effetto certo: l'aumento consistente
della tassazione regionale sulle attività produttive delle
imprese minori e di quelle che operano in aree svantaggiate, che
si vedono ridurre allo 0,35% l'imposta regionale, quando finora
questa riduzione risultava dello 0,92%.
Lo mette in evidenza il consigliere regionale del PD Paolo
Pupulin che aggiunge.
In sostanza, non potendo beneficiare che in forma marginale delle
detrazioni, previste a livello nazionale, sul costo del lavoro
(cosa che finirà per regalare a banche e assicurazioni esenzioni
rilevanti), le piccole e medie imprese si troveranno, invece di
come annunciato dal presidente Tondo, con un forte aumento delle
tasse regionali.
Inoltre, avendo preso atto senza alcuna riserva della ulteriore
decisione del Governo Monti, che porta al 1,23% l'addizionale
IRPEF dall'attuale 0,90%, questa scelta finirà per ricadere sui
redditi dei lavoratori, delle famiglie e dei piccoli
imprenditori.
Talvolta le azioni umane possono conseguire fini diversi da
quelli perseguiti così, in questo caso, il puntiglio del
presidente di mantenere (seppur ridimensionato) allo 0,35% il
taglio generalizzato dell'IRAP, fa sì che paghino sempre i
redditi più bassi e aumenti la tassazione sulle aziende minori,
ancor più se insediate nelle zone montane e in aree marginali.
Bel modo di pensare al sostegno alla crescita - aggiunge Pupulin
- colpendo le piccole e medie imprese che rappresentano la
stragrande maggioranza del tessuto economico e aumentando le
tasse sulle persone e sulle famiglie con il risultato di
comprimere ulteriormente i consumi, già a livello di guardia.
Il gruppo del PD propone un'alternativa praticabile anche sul
piano degli equilibri contabili, mantenendo il livello attuale
della riduzione IRAP solo alle piccole imprese a quelle delle
zone marginali, azzerando l'addizionale regionale IRPEF sulle
persone con reddito sotto i 15.000 euro e con detrazioni per
carichi famigliari.
Chiede, in presenza della straordinaria massa di liquidità delle
casse dell'Amministrazione regionale, una manovra bis diretta a
stabilizzare la situazione economica eliminando gli effetti
inflazionistici e recessivi del ciclo economico e occupazionale
della nostra regione, che metta a disposizione del credito alle
imprese risorse che compensino almeno in parte i cresciuti costi
degli interessi e le restrizioni del sistema bancario e più in
generale di quello finanziario.
Non servono, in questa fase delicata, nè scelte di ordinaria
amministrazione né soluzioni propagandistiche, tutte due costose
e inutili per il rilancio dell'economia e il lavoro.
AB