PD: Moretton su ricapitalizzazione di Mediocredito
(ACON) Trieste, 14 dic - COM/AB - Il presidente della Regione
Tondo e l'assessore alle finanze Savino continuano a pasticciare
anche sulla delicata questione della ricapitalizzazione di Medio
Credito FVG.
A sostenerlo è il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton, che ricorda le azioni scoordinate che si succedono da
qualche anno, a partire dall'iniziale decisione di Tondo,
attraverso una precisa norma di legge, di vendere l'Istituto
Bancario partecipato dalla Regione.
A distanza di non più di un anno c'è stato il primo cambio di
rotta, con la decisione di acquisire il 51% della Banca stessa,
con l'aumento del capitale sociale imposto dalla Banca d'Italia
di 50 milioni di euro in due anni, cui dovrebbe partecipare anche
il sistema bancario presente nell'assetto societario.
Ora si scopre che nella Finanziaria regionale 2012 la Giunta ha
presentato un emendamento di 4 milioni necessario per un aumento
di capitale aggiuntivo, nell'eventualità che il sistema bancario
presente nell'assetto societario decidesse di non partecipare
all'aumento del capitale sociale di Medio Credito.
Un fatto singolare - osserva Moretton - che denota l'incapacità
del presidente Tondo di amministrare le poche risorse disponibili
in maniera oculata e di trattare adeguatamente con le banche,
dovendosi sostituire a esse sborsando altri 4 milioni di euro.
La gravità dell'inconsistente azione di Tondo - conclude il
capogruppo PD - sfocia nella perdita di affidabilità da parte del
sistema bancario nei confronti della Regione, che ancora una
volta non è stata capace di dare loro il giusto riconoscimento
con un'adeguata rappresentanza nel sistema di governo di Medio
Credito. Alla fine, la Regione dovrà anche aggiungere una cifra
consistente che, complessivamente, arriverà a ben 29 milioni di
euro. Non è certamente questo il modo di amministrare in modo
oculato.