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PD: Moretton, Finanziaria 2012, addio alle politiche per la casa

18.12.2011
14:48
(ACON) Trieste, 18 dic - COM/MPB - Per il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, il contenuto dell'articolo della Finanziaria regionale per il 2012 riguardante l'edilizia abitativa ha sancito la morte della politica per la casa, dopo che per decenni la nostra Regione è stata un esempio nel Paese per lungimiranza e capacità d'innovazione nell'importante settore.

La Giunta Regionale ha, infatti - sottolinea Moretton - deciso di rendere più stringenti i criteri per l'accesso ai contributi prima casa, non solo riducendo i metri quadri dell'abitazione, ma anche per chi solo accede al sistema creditizio nella misura di almeno il cinquanta per centro del costo dell'immobile. E tutto ciò nella convinzione che coloro che non si rivolgono al sistema creditizio è perché non hanno bisogno di aiuti pubblici. Ne consegue che, così facendo, le persone che avranno un sostegno economico da parte dei famigliari non potranno più fare domanda di contributo. Tale scelta comporterà quindi una forte diminuzione delle domande di contributo, sia causata dall'obbligatorietà dell'accesso a un mutuo, che dalla crisi del sistema bancario, obbligando molti cittadini a rinunciare all'idea di possedere la casa di proprietà.

Purtroppo, neppure sul versante dell'edilizia popolare - prosegue il capogruppo - la situazione è migliore. Infatti, oltre alla conferma dei finanziamenti per calmierare il costo degli affitti in favore delle famiglie meno abbienti, non sono state programmate azioni finanziarie per nuovi alloggi ATER (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale), la cui scelta provocherà l'accentuarsi delle problematiche delle povertà sempre più in crescita, già acuita dalla crisi economica.

Ne consegue che - spiega il consigliere - con la mancanza di un sistema di welfare aggiornato, efficiente e moderno, che avrebbe dovuto accompagnare anche un'adeguata politica per la casa che, come detto, non è stata sostenuta, il risultato sarà molto negativo, sia sotto il profilo di sostegno alla famiglia e alle persone, sia per il sistema economico del settore dell'edilizia.

E tutto ciò accade perché - conclude Moretton - non si è impostata una politica di bilancio che definisse linee guida per una politica capace di coniugare i tagli alla spesa con l'equità e la crescita.