PD: Moretton, Finanziaria 2012, addio alle politiche per la casa
(ACON) Trieste, 18 dic - COM/MPB - Per il capogruppo del PD in
Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, il contenuto
dell'articolo della Finanziaria regionale per il 2012 riguardante
l'edilizia abitativa ha sancito la morte della politica per la
casa, dopo che per decenni la nostra Regione è stata un esempio
nel Paese per lungimiranza e capacità d'innovazione
nell'importante settore.
La Giunta Regionale ha, infatti - sottolinea Moretton - deciso di
rendere più stringenti i criteri per l'accesso ai contributi
prima casa, non solo riducendo i metri quadri dell'abitazione, ma
anche per chi solo accede al sistema creditizio nella misura di
almeno il cinquanta per centro del costo dell'immobile.
E tutto ciò nella convinzione che coloro che non si rivolgono al
sistema creditizio è perché non hanno bisogno di aiuti pubblici.
Ne consegue che, così facendo, le persone che avranno un sostegno
economico da parte dei famigliari non potranno più fare domanda
di contributo. Tale scelta comporterà quindi una forte
diminuzione delle domande di contributo, sia causata
dall'obbligatorietà dell'accesso a un mutuo, che dalla crisi del
sistema bancario, obbligando molti cittadini a rinunciare
all'idea di possedere la casa di proprietà.
Purtroppo, neppure sul versante dell'edilizia popolare - prosegue
il capogruppo - la situazione è migliore. Infatti, oltre alla
conferma dei finanziamenti per calmierare il costo degli affitti
in favore delle famiglie meno abbienti, non sono state
programmate azioni finanziarie per nuovi alloggi ATER (Azienda
Territoriale per l'Edilizia Residenziale), la cui scelta
provocherà l'accentuarsi delle problematiche delle povertà sempre
più in crescita, già acuita dalla crisi economica.
Ne consegue che - spiega il consigliere - con la mancanza di un
sistema di welfare aggiornato, efficiente e moderno, che avrebbe
dovuto accompagnare anche un'adeguata politica per la casa che,
come detto, non è stata sostenuta, il risultato sarà molto
negativo, sia sotto il profilo di sostegno alla famiglia e alle
persone, sia per il sistema economico del settore dell'edilizia.
E tutto ciò accade perché - conclude Moretton - non si è
impostata una politica di bilancio che definisse linee guida per
una politica capace di coniugare i tagli alla spesa con l'equità
e la crescita.