News


UAR: Rosolen su personale servizi provinciali lavoro

20.12.2011
15:18
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/AB - "Con l'approvazione di questo provvedimento, la Regione rinforza la sua prima linea nelle politiche attive del lavoro. Era infatti impensabile - commenta Alessia Rosolen, consigliera regionale di Un'Altra Regione - che in questa fase di crisi la continuità dell'attività dei servizi per il lavoro delle province del Friuli Venezia Giulia fosse costantemente messa a rischio dall'instabilità occupazionale del suo stesso personale".

"L'emendamento votato dall'Aula e presentato dai capigruppo di maggioranza - ha spiegato Rosolen - è il frutto di un lavoro di cui mi sono fatta parte attiva da un anno a questa parte, e accoglie una richiesta della presidenza dell'UPI, alla quale si sono successivamente tutte le forze di maggioranza che si sono fatte portatrici della problematica".

"Il personale dei servizi provinciali per il lavoro - aggiunge - è stato rafforzato in questi ultimi anni, in attuazione del Masterplan regionale e provinciale, per dare una risposta alle difficoltà operative e organizzative in cui questi centri versavano.

"Sono certa - ha detto la consigliera - che grazie all'approvazione di questo provvedimento, il personale in forza agli Uffici provinciali potrà dare risposte più efficaci ai cittadini senza più essere condizionato dall'incertezza sul proprio futuro lavorativo".

"Non si può prescindere poi da una rassicurazione - puntualizza Rosolen - sul fatto che le risorse utilizzate per questa procedura non sono nuove e ulteriori, ma sono già previste dai trasferimenti assicurati dalla legge regionale 3/2002 e dalle ulteriori definizioni fatte dalla legge 18/2005.

"Oggi - afferma Rosolen - il passaggio in Aula, derogando a quel blocco delle assunzioni imposto dalle ultime leggi finanziarie, certifica la specificità e l'importanza del lavoro portato avanti servizi provinciali per il Lavoro, rappresentando di fatto il riconoscimento a una scelta che la Giunta ha compiuto all'inizio di questa delicata fase occupazionale, quando ha ritenuto di conferire alle politiche per il lavoro una doverosa priorità".