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Citt: vitalizi e indennità, pessima figura del partito trasversale

20.12.2011
19:32
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/MPB - I consiglieri del Gruppo Cittadini-Libertà Civica, Stefano Alunni Barbarossa e Piero Colussi, hanno votato convintamente contro la pessima riforma dei vitalizi e delle indennità dei consiglieri regionali approvata oggi, con voto trasversale, dal Consiglio regionale.

"Una legge pessima - si legge in una dichiarazione congiunta - perché contraddice le affermazioni pubbliche e gli impegni dichiarati solennemente in Aula e nei confronti dell'opinione pubblica. Una legge che dice l'esatto contrario rispetto all'equità, al rigore e ai sacrifici cui sono stati chiamati tutti gli italiani.

"È dal dicembre del 2009 che, con emendamenti e iniziative legislative, poniamo il tema del necessario abbattimento dei costi della politica proponendo provvedimenti seri, non finzioni. Ci era stato risposto, da destra a sinistra, con l'impegno di mettere mano urgentemente alla riforma costituendo il famoso "tavolo bipartisan". Il tavolo, costituito a distanza di un anno e mezzo, ha sinora partorito solo la legge per la riduzione del numero dei consiglieri giurando che, di vitalizi e indennità si sarebbe discusso all'inizio del 2012.

"Oggi - sottolineano Alunni barbarossa e Colussi - con un articolo costruito in alcune (e solo alcune) segrete stanze, si rovescia il tavolo e si affronta il tema escludendo alcuni gruppi dal confronto per proporre una controriforma inaccettabile, a tratti addirittura offensiva.

"Per queste ragioni abbiamo voluto portare il nostro contributo al dibattito depositando un emendamento che prevedeva che con effetto da subito (non a partire dalla XI legislatura, i consiglieri cessati dal mandato e i consiglieri in carica maturassero il diritto alla riscossione del vitalizio al raggiungimento del requisito anagrafico previsto nella riforma delle pensioni contenuta nel decreto Monti e valida per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato; e inoltre il contributivo pro-rata a partire dal 1.1.2012 (e quindi con la costituzione di un Fondo autonomo per la gestione dei vitalizi), e l'abrogazione del vitalizio a partire dalla prossima legislatura.

"Tre soli punti, sufficienti a mettere il Consiglio regionale e gli eletti in sintonia con i sacrifici che tutti sono chiamati a sopportare per salvare l'Italia, come ha detto il presidente Monti. Evidentemente qualcuno si è chiamato fuori dallo sforzo collettivo, preferendo salvare privilegi e interessi personali. Certamente non una bella pagina del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia".