PD: Brandolin, alla Regione costi depurazione torrente Corno
(ACON) Trieste, 21 dic - COM/AB - Il ministero dell'Ambiente e
quello degli Esteri intervengano per sollecitare la Commissione
mista italo-slovena per l'Idroeconomia a realizzare quanto
ipotizzato nel 2009 (la depurazione del torrente Corno).
A chiederlo è il consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin,
che invita la Giunta a intervenire con l'assestamento di bilancio
di metà anno "così da sgravare Irisacqua Srl e la comunità
isontina dai costi per la depurazione del torrente Corno".
Il torrente Corno, ricorda il consigliere PD "nasce in territorio
sloveno e dopo pochi chilometri, attraversando Nova Gorica, entra
in territorio italiano a Gorizia, diventando affluente del fiume
Isonzo. Il corso d'acqua riceve già in Slovenia liquami fognari
non depurati e scarichi industriali, e saltuariamente viene
"arrossato" da sangue di macellazione animale (esiste un
insediamento per queste lavorazioni in prossimità di Nova
Gorica)".
Nel marzo del 2009 si è riunita, presso la prefettura di Gorizia,
la Commissione mista italo-slovena per l'Idroeconomia: al centro
delle discussioni ci fu la situazione dell'inquinamento del
torrente Corno e lo sviluppo del progetto di un depuratore
transfrontaliero. Nell'autunno del 2009 la Protezione civile del
FVG ha eseguito dei lavori di "tombamento" del torrente Corno
nella zona della Valletta e in via San Gabriele, utilizzando tubo
di acciaio corrugato con una chiusura pressoché totale, ma mobile
e in grado di aprirsi in caso di piena, risolvendo almeno
parzialmente il problema dei miasmi, ma non quello
dell'inquinamento del Corno.
"A gennaio 2010 - ricorda infine Brandolin - l'ATO della
provincia di Gorizia ha avvisato e ordinato di eseguire le azioni
di depurazione delle acque provenienti dal torrente Corno, nei
limiti di sicurezza e della sua portata: il puro costo gestionale
per eseguire questa operazione è stato quantificato in 317.000
euro, che ovviamente vanno a carico dei cittadini dell'intera
provincia di Gorizia che pagano la tariffa del ciclo integrato
dell'acqua. Per il 2011 avrà un costo analogo".
I lavori sono necessari, perchè nel caso non si realizzassero "ne
deriverebbe un forte inquinamento del fiume Isonzo e
conseguentemente dell'intero golfo di Trieste".
Ecco perchè Brandolin chiede che la Giunta regionale si impegni a
informare il ministero degli Esteri e quello dell'Ambiente per
sollecitare la Commissione mista italo-slovena per l'Idroeconomia
a realizzare la depurazione del torrente Corno e a intervenire
nell'assestamento di bilancio per sgravare da questi costi
Irisacqua Srl e la comunità isontina.