PD: Brussa, causa la Regione il Monfalconese è sempre più isolato
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/MPB - "Il territorio monfalconese
rappresenta una piattaforma logistica eccezionale, porta
d'accesso ai mercati del centro ed Est Europa, che può contare
sulla presenza di importanti infrastrutture quali porto,
aeroporto e ferrovia. Eppure, nonostante le grandi promesse e le
convinte dichiarazioni dell'assessore regionale alle
Infrastrutture, Riccardo Riccardi, i progetti sono fermi e siamo
a un preoccupante livello di arretratezza".
Lo afferma il consigliere regionale del PD, Franco Brussa
analizzando quanto succede, "o meglio non succede" sul
territorio.
"In merito al sistema ferroviario, come evidenziato anche da
recenti articoli della stampa locale - spiega Brussa - siamo
sempre più isolati e marginali. Il territorio isontino e il
capoluogo regionale hanno visto cancellare importanti tratte
veloci di attraversamento, dirette a Vienna, Zagabria, Budapest,
ma anche a Lecce. Il nostro territorio soffre in modo terribile
per l'isolamento da queste capitali del centro Europa che è
vicino a noi e con il quale abbiamo una storia in comune".
Isolamento che - fa notare il consigliere - si aggrava visto che
non esistono nemmeno collegamenti aerei.
"La Regione ha investito più di 10 milioni di euro nello scalo
aeroportuale di Ronchi dei Legionari e le uniche capitali con cui
siamo collegati, oltretutto solo qualche volta a settimana, sono
Londra e Tirana. Tutto il bacino di Austria, Ungheria ed Est
Europeo non ha collegamento con il Friuli Venezia Giulia" dice
ancora l'esponente PD, ricordando che la Regione ha anche
acquistato dei treni per potenziare delle tratte ed evitare la
marginalizzazione.
"Eppure - prosegue - è possibile raggiungere Lubiana in treno
solo una volta all'anno, con un treno turistico condotto da una
locomotiva a vapore del 1920. Parliamo di futuro, di
Mitteleuropa, di Alpe Adria ed Euroregione, ma in quanto a
collegamenti siamo a un livello peggiore di quanto esisteva al
tempo del governo austroungarico. Per non dire poi della
portualità: anche in questo settore non si è saputo più nulla
della promessa legge regionale di riordino, utile per valorizzare
e potenziare la portualità regionale, in particolare lo scalo di
Monfalcone (a cui guardava con interesse anche il progetto di
Superporto presentato da Unicredit). La situazione - conclude
Brussa - è a dir poco disastrosa".