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PD: Brussa, causa la Regione il Monfalconese è sempre più isolato

23.12.2011
13:11
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/MPB - "Il territorio monfalconese rappresenta una piattaforma logistica eccezionale, porta d'accesso ai mercati del centro ed Est Europa, che può contare sulla presenza di importanti infrastrutture quali porto, aeroporto e ferrovia. Eppure, nonostante le grandi promesse e le convinte dichiarazioni dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, i progetti sono fermi e siamo a un preoccupante livello di arretratezza".

Lo afferma il consigliere regionale del PD, Franco Brussa analizzando quanto succede, "o meglio non succede" sul territorio.

"In merito al sistema ferroviario, come evidenziato anche da recenti articoli della stampa locale - spiega Brussa - siamo sempre più isolati e marginali. Il territorio isontino e il capoluogo regionale hanno visto cancellare importanti tratte veloci di attraversamento, dirette a Vienna, Zagabria, Budapest, ma anche a Lecce. Il nostro territorio soffre in modo terribile per l'isolamento da queste capitali del centro Europa che è vicino a noi e con il quale abbiamo una storia in comune".

Isolamento che - fa notare il consigliere - si aggrava visto che non esistono nemmeno collegamenti aerei.

"La Regione ha investito più di 10 milioni di euro nello scalo aeroportuale di Ronchi dei Legionari e le uniche capitali con cui siamo collegati, oltretutto solo qualche volta a settimana, sono Londra e Tirana. Tutto il bacino di Austria, Ungheria ed Est Europeo non ha collegamento con il Friuli Venezia Giulia" dice ancora l'esponente PD, ricordando che la Regione ha anche acquistato dei treni per potenziare delle tratte ed evitare la marginalizzazione.

"Eppure - prosegue - è possibile raggiungere Lubiana in treno solo una volta all'anno, con un treno turistico condotto da una locomotiva a vapore del 1920. Parliamo di futuro, di Mitteleuropa, di Alpe Adria ed Euroregione, ma in quanto a collegamenti siamo a un livello peggiore di quanto esisteva al tempo del governo austroungarico. Per non dire poi della portualità: anche in questo settore non si è saputo più nulla della promessa legge regionale di riordino, utile per valorizzare e potenziare la portualità regionale, in particolare lo scalo di Monfalcone (a cui guardava con interesse anche il progetto di Superporto presentato da Unicredit). La situazione - conclude Brussa - è a dir poco disastrosa".