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UAR:Rosolen,liberalizzazioni del commercio,Regione irresponsabile

28.12.2011
13:06
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/MPB - "Ha passato un anno e mezzo ad annunciare una riforma del commercio che non c'è mai stata e ora in maniera irresponsabile si affida alle liberalizzazioni selvagge volute dal Governo Monti".

Commenta così la consigliera regionale di Un'Altra Regione, Alessia Rosolen, la decisione dell'assessore regionale Brandi di rinunciare a riformare la legge regionale sul commercio.

"Dovrebbe prendere lezioni dal suo omologo del Veneto che - afferma Rosolen - anziché abdicare al suo ruolo politico rivendica la difesa delle funzioni programmatorie che in materia di commercio spettano alla Regione, altro che diritto alla concorrenza".

"Quello che sfugge clamorosamente - spiega Rosolen - è che se il Governo si appella alla tutela della concorrenza su cui lo Stato ha effettivamente competenza esclusiva, la Regione, così come sta facendo il Veneto, ha il dovere di difendere la sua competenza primaria in materia di commercio su cui, come è evidente, l'intervento governativo compie un'invasione di campo dalle conseguenza pesantissime".

"Non capisco davvero - prosegue l'esponente UAR - come sia possibile non rendersi conto che il provvedimento del Governo, all'opposto di quanto sostenuto dall'assessore regionale, rende ancora più urgente un provvedimento legislativo della Regione che regolamenti una situazione che altrimenti rischia di minare quelle regole fondamentali che servono a garantire interessi collettivi: dei commercianti, dei lavoratori e dei cittadini, su una serie di questioni che vanno dalle aperture domenicali alla prospettiva di nuovi insediamenti commerciali".

"E' davvero inaccettabile - per Rosolen - che una Giunta che a parole rivendica la specialità di questa Regione, rinunci così supinamente a esercitare le sue competenze legislative a difesa degli interessi del territorio. L'intervento dell'assessore Brandi appare ancora più inadeguato perché, come dimostrano le file chilometriche verso la Slovenia per acquistare benzina e tabacchi, stiamo pagando un prezzo altissimo alla debolezza di un sistema regionale che non ha nulla a che vedere con le liberalizzazioni del commercio".

"Spero e mi auguro - conclude la consigliera regionale - che queste posizioni siano il frutto di poca conoscenza della materia e non rispecchino quindi, quelle della Giunta e della sua maggioranza".