LN: De Mattia, Isee da cambiare, penalizza chi possiede una casa
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/MPB - Istituire un indicatore
della situazione economica equivalente (Isee) regionale, aderente
alle peculiarità del Friuli Venezia Giulia Con un obiettivo:
mettere fine alla "persecuzione contro la casa di proprietà".
È quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord e
approvato dal Consiglio regionale in coda alla Finanziaria. Il
consigliere regionale Ugo De Mattia, estensore del documento,
spiega "di voler esorcizzare la maledizione della prima casa".
"Nella nostra regione - dice De Mattia - il possesso della casa
è una tappa fondamentale nel percorso di indipendenza economica.
Si raggiunge, spesso, tramite sacrifici, risparmi e mutui da far
mancare il fiato. Non è ammissibile che la casa tanto agognata
venga bombardata da tasse e divenga un handicap per l'accesso a
prestazioni assistenziali e sociali, o servizi di pubblica
utilità. Per questo, il nostro ordine del giorno (firmato anche
dal capogruppo Narduzzi e dai consiglieri Picco, Piccin e
Razzini) propone di sganciare l'abitazione dall'indicatore della
situazione economica equivalente. Le Province autonome di Trento
e Bolzano si sono già messe in proprio, sostituendo l'Isee con la
Durp (Dichiarazione Unificata di Reddito e Patrimonio) e l'Icef".
Secondo De Mattia "la Giunta deve pensare a un nuovo Isee,
modellato sulle esigenze delle giovani coppie. La prima casa non
è un lusso, e non è giusto che venga considerata tale. Noi
dobbiamo creare le condizioni affinché le giovani generazioni
possano comprare la propria abitazione, e allontanarci da un
modello che li spinge a una precarizzazione esasperata".
Il leghista conclude: "Il bombardamento a tappeto delle prime
case e degli immobili in generale che sta prendendo corpo è
pazzesco. Sull'Isee, dobbiamo mettere a frutto la nostra
autonomia, come hanno fatto Trento e Bolzano. Creiamo nuovi
standard, che non penalizzino i nostri giovani. E l'Imu è la
degenerazione dell'Ici: più pesante, più iniqua e romanocentrica.
Prima le risorse restavano nelle casse comunali, adesso
prenderanno la via di Roma, per poi pagare i rifiuti di Napoli o
i debiti di Palermo".