Citt:Colussi,oscurantista il no a finanziamenti a FVG Film Commission
(ACON) Trieste, 29 dic - COM/MPB - "Irricevibile e
oscurantista", questo il commento del consigliere regionale Piero
Colussi (Cittadini-Libertà Civica) in merito all'ordine del
giorno n.21 "No a finanziamenti alla Friuli Venezia Giulia
Commission Film Spa, attraverso la L.R. 21 del 6 novembre 2006,
per la realizzazione di film che esulino dalle finalità previste
dalla legge medesima" approvato di stretta misura dal Consiglio
regionale la vigilia di Natale su proposta del capogruppo
dell'UDC Edoardo Sasco.
"Irricevibile - spiega il consigliere - perché si tratta di un
ordine del giorno confuso e disinformato, predisposto da qualcuno
che non ha evidentemente mai letto la legge sul cinema e non ha
la più pallida idea di che cosa sia e cosa faccia una Film
Commission. Infatti - continua Colussi - va chiarito subito, che
la FVG Film Commission non è una Spa bensì un'Associazione nata
10 anni fa e riconosciuta con legge dalla Regione al fine di
promuovere la realizzazione di film e audiovisivi nel territorio
regionale".
"Che senso ha, infatti, chiedere alla Giunta regionale che non
vengano concessi finanziamenti per produzioni cinematografiche
che non presentino le caratteristiche volute dalla legge
n.21/2006 e dal relativo Regolamento? E' evidente che gli
eventuali finanziamenti alle produzioni cinematografiche vanno
concessi solo nel rispetto della legge. E come potrebbe essere
altrimenti?
"Se il film prodotto dalla Cattleya s.r.l. risponderà ai
requisiti previsti dalla nostra legge regionale perché non
dovrebbe poter accedere ai finanziamenti previsti? Per inciso va
ricordato che la produzione ha dichiarato che le riprese del film
previste a Udine dureranno 8 settimane. Un dato, questo, che
tradotto in ricadute economiche per il territorio significa circa
1 milione di euro fra alberghi, ristoranti, assunzione di
maestranze locali...
"A sproposito, poi, si parla di aiuti di Stato e della necessità
di rivedere l'intera legge sul cinema quando è noto a chiunque si
occupi di questa materia che l'intervento della FVG Film
Commission avviene in regime di de minimis proprio per evitare le
giuste rampogne dell'Europa. Se così non fosse la legge sarebbe
già stata impugnata da tempo: ma così non è stato.
"E' altrettanto evidente - prosegue Colussi - che si tratta di
un'iniziativa oscurantista con l'unico obiettivo di promuovere
un'azione di censura preventiva verso un film che dovrebbe
occuparsi della tragica vicenda di Eluana Englaro: un'iniziativa
di retroguardia che ci riporta indietro nella storia al tempo in
cui funzionavano i tribunali dell'Inquisizione. E poco importa se
il regista del film è Marco Bellocchio uno dei maestri
riconosciuti del nostro cinema, autore di film memorabili come "I
pugni in tasca", "Enrico IV", "L'ora di religione", "La balia",
"Matti da slegare", "Buongiorno, notte", "Vincere" e che proprio
quest'anno ha ricevuto alla Mostra del cinema di Venezia dalle
mani di Bernardo Bertolucci il Leone d'Oro alla carriera.
"Per correttezza, infine, va ricordato che la Giunta regionale
aveva espresso il proprio parere negativo sull'ordine del giorno
presentato in Aula: segno evidente che il presidente Renzo Tondo,
buon amico di Beppino Englaro, non aveva condiviso per niente
questa discutibile iniziativa".