News


PD: Moretton, gli aumenti autostradali da noi sono stratosferici

01.01.2012
16:18
(ACON) Trieste, 1 gen - COM/AB - Il Governo Monti ha dato il via libera agli aumenti tariffari richiesti dalle concessionarie autostradali e tra questi spicca quello di Autovie Venete.

A metterlo in evidenza è il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, che sottolinea come l'aumento non si limiti al 3%, come stabilito dal decreto, ma vada ben oltre, attestandosi al 12,93%, fra i più alti d'Italia.

La spiegazione è semplice - a suo giudizio - ed è riconducibile alla politica per nulla lungimirante che la Giunta Tondo ha attuato per la realizzazione della terza corsia. Ormai da lungo tempo stiamo puntualmente denunciando l'attività soporifera e monocorde del presidente Tondo, che non ha chiesto il cofinanziamento dell'opera da parte dello Stato per voler voler testardamente fare da solo.

Invito quindi il governatore a non fare il virtuoso con le tasche degli altri - aggiunge Moretton - quando poi a pagarne le conseguenze è l'intera comunità regionale.

E' oltremodo sciocco non utilizzare per ottusità le risorse che lo Stato mette a disposizione per le grandi opere infrastrutturali. Se infatti da un lato innegabili sono i vantaggi dell'opera per l'economia, dall'altro non c'è dubbio che una maggior compartecipazione statale sarebbe vista dalla nostra gente come una compensazione per gli innumerevoli disagi e danni ambientali che l'operazione farà scontare al territorio regionale.

Così facendo siamo precipitati nei più profondi gironi infernali, costringendo Autovie Venete a chiedere pedaggi via via sempre più salati e onerosi anche nei prossimi anni per poter mantenere in equilibrio il proprio piano finanziario rispetto all'imponente mole degli investimenti. Investimenti che, peraltro, paiono già scontare pesanti ritardi rispetto ai crono programmi inizialmente previsti e che, causa anche la pesante crisi finanziaria, sembrano incontrare grosse difficoltà nell'individuazione di finanziamenti da parte delle banche.

Ma il peggio deve ancora arrivare - conclude Moretton. Infatti, questo è appena il secondo aumento, senza tener conto dei successivi che si profilano da qui al 2017 per un incremento totale superiore al 120%, con il rischio reale che l'opera non venga realizzata perlomeno nella sua interezza. Percentuale che diventerà ben maggiore tenendo conto del sovrapprezzo che dovrà versare il subentrante alla scadenza della concessione (400 milioni di euro) e che sicuramente sarà scaricato sulle tasche delle future generazioni.