PD: Pupulin, amministratore temporaneo Comunità montana Friuli Occ.
(ACON) Trieste, 2 gen - COM/RC - Si esprime con riserva Paolo
Pupulin, consigliere regionale del PD, sulla nomina del vecchio
commissario dell'ex Comunità montana del Friuli Occidentale,
Primo Perosa, ad amministratore temporaneo della stessa Comunità,
che vivrà nel prossimo anno una delicata fase di transizione
verso le nuove Unioni montane.
Afferma Pupulin in una nota: "Si tratta dell'unico caso di
incarico non a carattere istituzionale, visto che per tutte le
altre ex Comunità sono stati designati sindaci dei Comuni di
riferimento.
"L'impressione non può che essere di a scelta preventivata a
priori, per non scomodare conflitti tra i sindaci dei Comuni
maggiori della superata Comunità montana del Friuli Occidentale,
assumendo il criterio dell'esperienza, che invece risulta
contraddittorio con le funzioni assegnate dalla legge regionale a
queste nuove figure.
"Già nel corso della discussione sulla legge delle Unioni
montane, il gruppo del PD aveva chiesto che gli incarichi di
amministratori temporanei fossero in discontinuità con quelli che
avevano gestito il commissariamento delle Comunità montane,
proprio perché si trasferiscono nelle Unioni montane competenze e
prerogative delle Aministrazioni comunali chiamate a farne parte.
Inoltre perché dovranno predisporre un Piano di subentro, che nel
caso dell'ex Comunità del Friuli Occidentale risulta più
complesso, visto che da un'unica Comunità si passerà a ben tre
Unioni montane.
"In sostanza, l'amministratore temporaneo dovrà assumere
decisioni che riguardano la suddivisione dei beni, del
patrimonio, del personale, dei crediti e debiti della Comunità
che si va a chiudere. Una passaggio che sarebbe stato preferibile
governare in modo neutro e senza responsabilità legate a
precedenti incarichi commissariali.
"Considero, per questi seri motivi, non funzionale ad una
gestione ottimale la designazione, anche perché si tratta
certamente di persona competente, ma con una sovrapposizione di
incarichi (è pure segretario generale di Sacile, uno dei più
importanti e impegnativi Comuni della provincia pordenonese),
mentre il compito delicato di amministratore temporaneo esige,
per la complessità delle materie e per la ristrettezza dei tempi
di passaggio alle nuove istituzioni, un incarico a tempo pieno.
Anche per evitare possibili ulteriori consulenze specifiche,
assegnate su basi fiduciarie e con oneri inutili a carico delle
casse pubbliche.
"Il gruppo del PD ha già contestato le soluzioni scelte per
superare una prolungata ed eccessiva fase di commissariamento. Si
passa da 4 Comunità a 8 Unioni montane, con crescita di incarichi
dirigenziali e aumento dei costi gestionali. Si ridimensionano le
funzioni dei Comuni, alcuni dei quali in modo trasversale in
provincia di Pordenone hanno deliberato di tirarsi fuori. In
sostanza, si produce una riforma che invece di snellire le realtà
istituzionali crea nuovi enti di secondo livello, le cui
responsabilità per gran parte non ricadranno sotto il controllo
dei cittadini, ma saranno affidate a nomine preconfezionate a
livello politico.
"Nel caso dell'incarico dell'amministratore temporaneo dell'ex
Comunità del Friuli Occidentale, ci aspettiamo almeno che il
nuovo responsabile concentri la sua attività sulla gestione del
delicato compito affidatogli, lasciando gli attuali impegni, che
sicuramente non lo metterebbero nelle condizioni migliori per
fare un utile e buon lavoro nell'interesse primario del
territorio della montagna e della pedemontana pordenonese".