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PD: Pupulin, amministratore temporaneo Comunità montana Friuli Occ.

02.01.2012
12:13
(ACON) Trieste, 2 gen - COM/RC - Si esprime con riserva Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD, sulla nomina del vecchio commissario dell'ex Comunità montana del Friuli Occidentale, Primo Perosa, ad amministratore temporaneo della stessa Comunità, che vivrà nel prossimo anno una delicata fase di transizione verso le nuove Unioni montane.

Afferma Pupulin in una nota: "Si tratta dell'unico caso di incarico non a carattere istituzionale, visto che per tutte le altre ex Comunità sono stati designati sindaci dei Comuni di riferimento.

"L'impressione non può che essere di a scelta preventivata a priori, per non scomodare conflitti tra i sindaci dei Comuni maggiori della superata Comunità montana del Friuli Occidentale, assumendo il criterio dell'esperienza, che invece risulta contraddittorio con le funzioni assegnate dalla legge regionale a queste nuove figure.

"Già nel corso della discussione sulla legge delle Unioni montane, il gruppo del PD aveva chiesto che gli incarichi di amministratori temporanei fossero in discontinuità con quelli che avevano gestito il commissariamento delle Comunità montane, proprio perché si trasferiscono nelle Unioni montane competenze e prerogative delle Aministrazioni comunali chiamate a farne parte. Inoltre perché dovranno predisporre un Piano di subentro, che nel caso dell'ex Comunità del Friuli Occidentale risulta più complesso, visto che da un'unica Comunità si passerà a ben tre Unioni montane.

"In sostanza, l'amministratore temporaneo dovrà assumere decisioni che riguardano la suddivisione dei beni, del patrimonio, del personale, dei crediti e debiti della Comunità che si va a chiudere. Una passaggio che sarebbe stato preferibile governare in modo neutro e senza responsabilità legate a precedenti incarichi commissariali.

"Considero, per questi seri motivi, non funzionale ad una gestione ottimale la designazione, anche perché si tratta certamente di persona competente, ma con una sovrapposizione di incarichi (è pure segretario generale di Sacile, uno dei più importanti e impegnativi Comuni della provincia pordenonese), mentre il compito delicato di amministratore temporaneo esige, per la complessità delle materie e per la ristrettezza dei tempi di passaggio alle nuove istituzioni, un incarico a tempo pieno. Anche per evitare possibili ulteriori consulenze specifiche, assegnate su basi fiduciarie e con oneri inutili a carico delle casse pubbliche.

"Il gruppo del PD ha già contestato le soluzioni scelte per superare una prolungata ed eccessiva fase di commissariamento. Si passa da 4 Comunità a 8 Unioni montane, con crescita di incarichi dirigenziali e aumento dei costi gestionali. Si ridimensionano le funzioni dei Comuni, alcuni dei quali in modo trasversale in provincia di Pordenone hanno deliberato di tirarsi fuori. In sostanza, si produce una riforma che invece di snellire le realtà istituzionali crea nuovi enti di secondo livello, le cui responsabilità per gran parte non ricadranno sotto il controllo dei cittadini, ma saranno affidate a nomine preconfezionate a livello politico.

"Nel caso dell'incarico dell'amministratore temporaneo dell'ex Comunità del Friuli Occidentale, ci aspettiamo almeno che il nuovo responsabile concentri la sua attività sulla gestione del delicato compito affidatogli, lasciando gli attuali impegni, che sicuramente non lo metterebbero nelle condizioni migliori per fare un utile e buon lavoro nell'interesse primario del territorio della montagna e della pedemontana pordenonese".