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PD: Moretton, Tondo garantisca l'autonomia regionale

03.01.2012
10:43
(ACON) Trieste, 3 gen - COM/RC - Nella manovra finanziaria messa in atto dal Governo Monti si percepisce, e preoccupa, la ricaduta negativa a livello economico che peserà sul Friuli Venezia Giulia. Di fatto - riflette Gianfranco Moretton, capogruppo consiliare del PD - convergeranno una serie di situazioni che, oltre a pesare notevolmente sul bilancio regionale, creeranno forte disagio ai cittadini, con la reale preoccupazione che questi saranno costretti ad adattare il loro stile di vita.

Esistono poi, per il consigliere di opposizione, tutti i presupposti perché vengano modificate e vanificate la specialità e l'autonomia della nostra Regione; una prerogativa che non si può sottovalutare e per la quale si deve immediatamente correre ai ripari con un'azione congiunta a livello di Consiglio regionale.

Ad esempio - scrive Moretton - il costo della benzina e l'imposta per le imbarcazioni da diporto sono aspetti che producono inevitabilmente una grave perdita per la realtà commerciale locale, diventando conveniente rivolgersi alla vicina Slovenia. Inoltre, la riforma delle pensioni e la nuova IMU andrebbero di fatto ad annullare le prerogative a noi costituzionalmente favorevoli.

Un altro aspetto che non si può e non si deve sottovalutare e al quale neppure si deve rinunciare, per il capogruppo del PD, è che la specialità e l'autonomia hanno un loro senso storico, politico ed economico. Stupisce che il presidente Tondo ancora non ci abbia pensato e non abbia ancora attivato tutte le azioni necessarie a tutelarle e a mantenerle. Proprio in quest'ottica, Moretton si augura che si voglia far emergere una strategia di forza comune per presentarsi al Governo Monti per non far venir meno alcune garanzie inerenti il mantenimento della nostra autonomia e specialità.

Per il bene della nostra Regione - fa sapere - siamo disponibili a contribuire alla definizione di un piano strategico che possa darle equilibrio e tutelarne la governabilità economica. È opportuno quindi che parlamentari e capigruppo condividano un piano urgente che metta tutti davanti alle proprie responsabilità.