Presidente Franz: la Regione pianifichi la grande distribuzione
(ACON) Trieste, 3 gen - COM/AB - "Mi auguro che anche in futuro
venga mantenuto un puntuale controllo da parte della Regione
sulla pianificazione commerciale delle grandi strutture di
vendita, evitando di demandarlo interamente ai singoli comuni".
L'auspicio è quello del presidente del consiglio regionale
Maurizio Franz che, proprio nei giorni in cui tanto si parla
della liberalizzazione degli orari dei negozi, affronta
l'argomento deregulation in materia di commercio da un altro
punto di vista, rimarcando il precipuo ruolo della Regione nella
definizione della mappa dei grandi esercizi commerciali, e lo fa
in vista dell'imminente esame da parte dell'Aula del disegno di
legge comunitaria, con cui l'ordinamento regionale verrà adeguato
ai principi alla cosiddetta "direttiva Bolkestein".
"Il principio fondamentale contenuto nella direttiva, al quale
inevitabilmente anche il Friuli Venezia Giulia dovrà adeguarsi -
continua Franz - è quello per cui d'ora in avanti non potranno
essere più apposti limiti quantitativi allo sviluppo delle rete
distributiva: in altre parole vi sarà il divieto di limitare
l'apertura di nuove attività commerciali tramite la
determinazione di quote di mercato predefinite, o calcolate sul
volume delle vendite, oppure tramite l'apprezzamento
discrezionale dell'adeguatezza dell'offerta alla presunta entità
della domanda. Questo perché i principi comunitari e quelli del
nostro ordinamento costituzionale vietano ai pubblici poteri di
incidere sulla concorrenza".
"Ciò non impedisce tuttavia - puntualizza Franz - che limitazioni
possano essere rinvenute nell'esigenza di tutelare altri aspetti
meritevoli di attenzione e che potrebbero risultare compromessi
da una proliferazione indiscriminata di nuove grandi strutture di
vendita: penso al patrimonio ambientale e paesaggistico, a quello
storico e culturale o anche all'equilibrio tra le diverse
tipologie distributive. Sono tutti fattori che, a mio avviso, non
potrebbero trovare adeguato contemperamento da parte di una
pianificazione comunale frammentaria, priva di una regia unitaria
della Regione, in grado di evitare quel rischio di deregulation
nel rilascio di nuove autorizzazioni commerciali, di cui
francamente la nostra regione non ha bisogno, potendo già
vantare, nella zona a nord di Udine, la più alta concentrazione
di esercizi commerciali d'Europa".
"In questo momento - conclude il presidente del Consiglio
regionale - nel mezzo di una crisi economica senza precedenti
dalla quale non si vede ancora la via d'uscita, in cui il potere
d'acquisto delle famiglie è fortemente diminuito e molti negozi
sono costretti a chiudere per un insostenibile calo degli affari,
ritengo che non sia opportuno giungere a una completa
liberalizzazione nella concessione delle licenze per la grande
distribuzione e che un unitario potere di controllo da parte
della Regione vada comunque preservato".