Pens: Ferone, modificare regole di verifica dell'invalidità
(ACON) Trieste, 3 gen - COM/AB - In quest'ultimo periodo sono
tanti i disabili che si vedono revocare la pensione di
invalidità, semplicemente perché viene ridotta la loro
percentuale di invalidità, in qualche caso addirittura dal 100%
al 50%. La crociata contro i presunti falsi invalidi che
periodicamente si scatena nel nostro Paese fa certamente delle
vittime che, purtroppo, sono invalidi veri, ai quali con
l'applicazione di criteri più restrittivi viene revocata una
pensione che tante volte è l'unica fonte di sostentamento.
Quale rappresentante del Partito Pensionati, il consigliere
regionale Luigi Ferone ritiene che i disabili non vadano visti
come potenziali truffatori, bensì come cittadini che hanno
bisogno di solidarietà e di sostegno. Si combattano i falsi
invalidi, soprattutto chi riconosce loro malattie inesistenti, ma
si abbia cura di non sparare nel mucchio, perché si rischierebbe
di colpire chi è stato già fortemente segnato dalla sorte.
I 267 euro della pensione di invalidità molte volte consentono di
sopravvivere a chi è malato e non può inserirsi proficuamente nel
mondo del lavoro. La revoca della pensione di invalidità cancella
anche altri diritti, come quello del sostegno scolastico per i
ragazzi. Tra l'altro, con le nuove regole, chi intende far
ricorso, deve iniziare una vera e propria battaglia legale con
tutte le difficoltà a essa connessa, non ultime quelle di
carattere economico.
È importante, pertanto, che anche la Regione Friuli Venezia
Giulia, dal 2004 competente per questa materia, si attivi per
sollecitare la modifica delle regole di verifica dell'invalidità
civile, per evitare situazioni difficili e a volte, veramente
dolorose. Ed è proprio questo che Ferone sollecita alla Giunta
attraverso un'interrogazione.