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Pens: Ferone, modificare regole di verifica dell'invalidità

03.01.2012
16:02
(ACON) Trieste, 3 gen - COM/AB - In quest'ultimo periodo sono tanti i disabili che si vedono revocare la pensione di invalidità, semplicemente perché viene ridotta la loro percentuale di invalidità, in qualche caso addirittura dal 100% al 50%. La crociata contro i presunti falsi invalidi che periodicamente si scatena nel nostro Paese fa certamente delle vittime che, purtroppo, sono invalidi veri, ai quali con l'applicazione di criteri più restrittivi viene revocata una pensione che tante volte è l'unica fonte di sostentamento.

Quale rappresentante del Partito Pensionati, il consigliere regionale Luigi Ferone ritiene che i disabili non vadano visti come potenziali truffatori, bensì come cittadini che hanno bisogno di solidarietà e di sostegno. Si combattano i falsi invalidi, soprattutto chi riconosce loro malattie inesistenti, ma si abbia cura di non sparare nel mucchio, perché si rischierebbe di colpire chi è stato già fortemente segnato dalla sorte.

I 267 euro della pensione di invalidità molte volte consentono di sopravvivere a chi è malato e non può inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro. La revoca della pensione di invalidità cancella anche altri diritti, come quello del sostegno scolastico per i ragazzi. Tra l'altro, con le nuove regole, chi intende far ricorso, deve iniziare una vera e propria battaglia legale con tutte le difficoltà a essa connessa, non ultime quelle di carattere economico.

È importante, pertanto, che anche la Regione Friuli Venezia Giulia, dal 2004 competente per questa materia, si attivi per sollecitare la modifica delle regole di verifica dell'invalidità civile, per evitare situazioni difficili e a volte, veramente dolorose. Ed è proprio questo che Ferone sollecita alla Giunta attraverso un'interrogazione.