News


PD: Della Mea, Agemont e Promotur razionalizzazioni mancate

04.01.2012
13:13
(ACON) Trieste, 4 gen - COM/RC - Il presidente Renzo Tondo, invece di procedere con una riforma delle autonomie locali e in quel contesto ridisegnare il tipo di gestione istituzionale da dare ai comprensori montani, persegue obiettivi squisitamente politici e commissaria le Comunità montane, con il risultato di bloccare ogni politica di sviluppo e alla fine proporre la formula delle Unioni dei Comuni che difficilmente migliorerà la gestione del territorio.

L'accusa è del consigliere regionale del PD Sandro Della Mea, il quale sostiene che c'erano due società che si occupavano di montagna, Promotur e Agemont, e che dopo una legge di riordino che ha semplicemente rimescolato le carte, poco, per non dire niente, è cambiato.

Tanto per fare della buona semplificazione - spiega Della Mea - si sarebbe potuto costituire, come avevamo proposto, un'unica società che accorpi le due principali compartecipate della montagna in un unico ente di sviluppo, ma Tondo e soci non ne hanno voluto sapere. All'insegna del tagli dei costi della politica, si sarebbero potuti per lo meno cancellare i CdA delle società di amministrazione, ma anche in questo caso si è preferito soprassedere.

Chi si aspettava un riordino, utile quanto necessario, per la disciplina della partecipazione della Regione a società di capitali, è andato incontro all'ennesima delusione. Ma per la montagna è andata ancora peggio - conclude l'esponente del PD. Con i finti interventi riformatori che hanno riguardato Comunità montane, Agemont e Promotur, si è persa una vera occasione di razionalizzazione e semplificazione e a farne le spese, purtroppo, saranno le politiche di sviluppo delle aree montane.