News


Citt: Colussi, messa in sicurezza patrimonio audiovisivo regionale

04.01.2012
14:10
(ACON) Trieste, 4 gen - COM/RC - Con il recepimento, da parte della Giunta regionale, dell'Ordine del giorno sulla messa in sicurezza del patrimonio cinematografico e audiovisivo regionale, proposto all'Aula durante la sessione di bilancio da Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica), è stato compiuto un significativo passo in avanti per garantire la salvaguardia dei tanti film e del materiale audiovisivo raccolto finora dal Servizio di cineteca regionale e giacente da tempo nella sede dell'ex Servizio, a Trieste.

Ad affermarlo, lo stesso consigliere Colussi, che così prosegue: "In questo modo le centinaia di film su pellicola, il materiale su supporto analogico e digitale, il patrimonio librario e le tante attrezzature tecniche appartenute all'ex Servizio di cineteca regionale dal 1984 - anno in cui venne introdotta la norma per l'istituzione di questa struttura culturale - potranno venir adeguatamente riutilizzate da quelle istituzioni che svolgono da tempo le medesime funzioni.

"Stiamo ovviamente parlando della Cineteca del Friuli di Gemona, che dal 2008 gestisce l'archivio cinema del Friuli Venezia Giulia, un deposito climatizzato all'avanguardia, capace di accogliere in condizioni di temperatura e umidità standard, oltre 100.000 pellicole di ogni tipo e formato, e della rete di mediateche pubbliche presenti nei quattro capoluoghi di provincia cui è stata riconosciuta la funzione di raccolta, conservazione, catalogazione e servizio di prestito gratuito su supporto digitale del patrimonio cinematografico regionale e non solo.

"Si tratta della prima rete di mediateche - consultabile on-line - attiva in Italia, che ha i suoi riferimenti a Trieste nella cappella Underground con sede nella nuova Casa del Cinema, a Udine nella mediateca Mario Quargnolo inserita nel complesso del Visionario, a Gorizia nella mediateca Ugo Casiraghi all'interno del Palazzo del Cinema, e a Pordenone nella mediateca di Cinemazero nell'ex convento di S. Francesco.

"L'auspicio è che le procedure burocratiche per consentire questo importante passaggio, con la conseguente messa in sicurezza di un patrimonio che rischiava di deteriorarsi irrimediabilmente, si realizzino quanto prima dando così piena attuazione a quanto previsto dalla legge regionale n. 21 del 2006, meglio conosciuta come legge cinema".