LN: Narduzzi, no al Pdl che vuole potenziare il ruolo delle lobby
(ACON) Trieste, 6 gen - COM/AB - "Non bastano banchieri e
baroni universitari al Governo. Qualcuno nel Pdl vuole spianare
la strada alle lobby anche in Friuli Venezia Giulia. Noi siamo
nettamente contrari".
A sostenerlo è il capogruppo consiliare regionale della Lega Nord
Danilo Narduzzi, che ricorda agli alleati che "ci avviciniamo
all'ultima curva della legislatura. Un passo falso potrebbe
essere fatale".
Definisce indigesta la proposta di legge sulla regolamentazione
delle attività di rappresentanza istituzionale degli interessi
particolari nell'ambito dei processi decisionali della Regione,
sottoscritta dai consiglieri del Pdl Pedicini, Galasso e
Baritussio e presentata a fine novembre.
Il capogruppo del Carroccio spiega: "I tempi sono maturi per una
discussione serena. A dicembre dovevamo chiudere il bilancio e
c'erano altre priorità. Adesso possiamo aprire un confronto. Su
tutto. Riconosciamo al Pdl di aver saputo assumere toni da
aspiranti leghisti su alcuni temi (rapporto con Roma sulla
riscossione dei tributi, in particolare), ma sulla loro
concezione del potere e dell'influenza lobbystica abbiamo molte
perplessità. Abbiamo letto e riletto la loro proposta di legge e
ci sono delle zone d'ombra sulle quali vogliamo puntare un faro e
fare luce".
Spiega ancora Narduzzi: "Chi sono i portatori di interessi
particolari? Chi stabilisce la particolarità? Secondo noi, c'è il
rischio di escludere la cosiddetta società civile dal confronto
politico, confinandola in piccionaia. Mentre nelle migliori file
della platea troverebbe comodamente posto chi controlla qualche
gruppo importante. La politica deve coinvolgere, non escludere.
Aspettiamo chiarimenti dal Pdl".
Per Narduzzi "l'obiettivo dovrebbe essere, semplificare, fare
pulizia. Se cominciamo a fare leggi su misura per i gruppi di
potere finisce che anche quel simulacro di democrazia che ci è
rimasto è destinato a scomparire".
Chiude il leghista: "Le priorità sono lavoro, occupazione ed
economia. Con massima attenzione per il ceto medio e le fasce
indigenti. I lobbysti non rientrano in alcuna di queste
categorie. Hanno certamente argomenti che possono ingolosire
qualcuno, ma la Lega non cede a certi facili appetiti".