PD: Codega, criteri autorizzazioni case di riposo fermi al 1990
(ACON) Trieste, 8 gen - COM/AB - Il mondo degli anziani è
trascurato da questa Giunta regionale. Siamo la regione che ha il
tasso di ricovero di anziani nelle case di riposo più alto
d'Italia, 84 su diecimila, ma le disposizioni su cui si basano le
autorizzazioni a operare sono ancora quelle del 1990. Il Decreto
11 dicembre del 2008 approvava infatti il nuovo regolamento con i
criteri per la riclassificazione, ma questi non sono ancora
applicati.
A denunciarlo è il consigliere regionale del PD Franco Codega,
che ricorda come nella seduta della Commissione competente, nel
giugno del 2010, era stata programmata la riclassificazione e la
riautorizzazione delle case di riposo entro il 2011, ma nulla è
avvenuto.
E così poco si sa di quello che avviene tra le mura di queste
case di riposo e del loro standard qualitativo, sia sotto
l'aspetto dell'adeguatezza delle strutture, sia sotto l'aspetto
della qualità dei servizi.
Particolarmente grave è la situazione del personale, aggiunge
Codega. Da una ricerca della stessa Regione, su 5.200 operatori
ben 3.900 non hanno la qualifica di Operatori socioassistenziali,
che è l'unica regolare ai sensi della L.R. 6/2006 e quindi sono
in possesso di competenze inadeguate al compito che debbono
svolgere.
Di fronte alla manifestazione di interesse - conclude Codega -
richiesta dalla stessa Regione, espressa da ben 2.800 di queste
lavoratrici che si sono dichiarate intenzionate a seguire corsi
di formazione per le misure compensative, la Regione ha
programmato corsi per sole 250 persone all'anno. Il che significa
che ci vorranno 12 anni per formarle tutte. Perché questa
paralisi? Perché questa disattenzione?