Pdl:Camber, liberalizzazione orari, tutelare lavoratori commercio
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/MPB - "Ora la tutela dei
lavoratori e delle lavoratrici del comparto commerciale, è una
assoluta priorità".
A dichiararlo è il consigliere regionale del PdL Piero Camber
che ha presentato due mozioni urgenti: una al Consiglio comunale
di Trieste e l'altra al Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia con le quali chiede al sindaco di Trieste e al presidente
della Regione FVG un impegno "ad avviare immediatamente un tavolo
di trattativa con i rappresentanti provinciali e regionali delle
categorie degli operatori del commercio, a tutela dei lavoratori
del settore stesso, affinché i dipendenti non prestino servizio,
se non su base volontaria, per più del 50% delle festività".
Dal 2 gennaio, primo giorno lavorativo dell'anno, la
liberalizzazione dell'orario dei negozi è legge dello Stato, per
cui gli esercizi commerciali, comprese le attività di
somministrazione di alimenti e bevande, possono operare, come
prevede la legge, senza limitazioni su orari di apertura e
chiusura, chiusura domenicale e festiva, nonché sulla mezza
giornata di chiusura infrasettimanale.
"Tale norma del Decreto 201 cosiddetto Salva Italia, convertito
con legge 214 del 22.12.2011 - sostiene Camber è, senza dubbio,
un intervento legislativo 'a tutela della concorrenza' e, come
tale, dal 2 gennaio 2012 pienamente operativo, trattandosi di
materia di esclusiva competenza dello Stato, anche in presenza di
una legge regionale di diversi contenuti dispositivi.
"La liberalizzazione degli orari dei negozi ed esercizi pubblici
è necessaria per trovare una soluzione o almeno un argine alla
letale concorrenza del commercio sloveno, sempre attivo e più
conveniente, verso quello triestino e isontino in grande
sofferenza, anche perchè limitato nelle aperture festive.
"Ora questo intervento statale - prosegue Camber - fornisce
difese sul piano della concorrenza; contestualmente però
evidenzia problematiche in ordine alla vita, personale e sociale,
degli operatori del commercio".
Problematiche ben presenti al consigliere Camber che, fin dalle
prime iniziative sul tema delle aperture domenicali, aveva
evidenziato la necessità di tutelare gli aspetti umano e
famigliare rispetto ai problemi di un'eventuale deregulation
delle aperture. Un tetto alle festività in cui i dipendenti
debbono lavorare, ad esempio non più del 50%, dovrebbe venire
raggiunto tramite accordi integrativi a livello provinciale,
meglio ancora regionale. Ed è proprio questo l'obiettivo delle
Mozioni urgenti presentate, con le quali, come detto, si chiede
di avviare immediatamente un tavolo di trattativa con i
rappresentanti provinciali e regionali delle categorie degli
operatori del commercio, a tutela dei lavoratori del settore
stesso, affinché i dipendenti non prestino servizio, se non su
base volontaria, per più del 50% delle festività".