PD:Pupulin,servizi postali,come impedire chiusure e riduzioni orari
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/MPB - Quali azioni l'
amministrazione Tondo intende prendere per impedire chiusure e
riduzione degli orari dei servizi postali in molte località
periferiche?
E' ciò che il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin vuole
sapere con l'interrogazione presentata per sollecitare un
adeguato intervento dell'amministrazione regionale a difesa di
tante comunità, spesso periferiche, che si vedranno negare un
indispensabile servizio di pubblica utilità.
Nell'interrogazione Pupulin richiama l'allarme lanciato dalle
organizzazioni sindacali di categoria per il programma deciso
dalla società Poste Italiane di chiudere molti uffici in varie
località della regione e la contemporanea decisione di andare a
una riduzione dei giorni di apertura in altre numerose realtà del
territorio della regione. Un programma di riorganizzazione di un
servizio di pubblica utilità in concessione da parte dello stato,
presentato in sede nazionale, ma mai discusso neppure con le
organizzazioni sindacali. Si tratta - evidenzia Pupulin - di
chiusure e di riduzioni di giornate e orari di apertura di
uffici, per lo più collocati in realtà territoriali periferiche,
ma anche in alcune sedi di Comune, che perciò rappresentano
spesso riferimenti unici per la popolazione. Tale
riorganizzazione contrastata dagli amministratori locali
interessati viene giustificata per l'onerosità dei costi della
presenza su territori marginali, ma soprattutto per la
limitatezza degli attuali organici, che progressivamente sono
stati ridimensionati a causa del mancato adeguamento con nuovo
personale come sollecitato in più occasioni da parte dei
rappresentanti sindacali degli operatori postali.
Ho perciò chiesto di conoscere quali iniziative l'amministrazione
regionale abbia intrapreso per garantire un minimo di servizi
postali indispensabili alle Comunità interessate dal pesante
programma di ristrutturazione degli uffici postali nel territorio
regionale, con particolari riduzioni di presenze e orari di
apertura nelle province di Pordenone e Udine. Ho ugualmente
sollecitato l'amministrazione regionale a verificare se le
decisioni assunte dalla società Poste Italiane siano compatibili
con gli impegni sottoscritti da essa nella convenzione con lo
Stato. Infine ho richiesto quali azioni l'amministrazione intenda
mettere in campo per contrastare un taglio così rilevante di
servizi di utilità pubblica, aprendo un confronto diretto con la
direzione della società Poste Italiane, per garantire una
presenza e un'operatività soprattutto nelle località più
disagiate, che verrebbero ulteriormente penalizzate dalle
decisioni d'una società di diretto controllo del Ministero
dell'economia.