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PD:Pupulin,servizi postali,come impedire chiusure e riduzioni orari

10.01.2012
18:15
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/MPB - Quali azioni l' amministrazione Tondo intende prendere per impedire chiusure e riduzione degli orari dei servizi postali in molte località periferiche?

E' ciò che il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin vuole sapere con l'interrogazione presentata per sollecitare un adeguato intervento dell'amministrazione regionale a difesa di tante comunità, spesso periferiche, che si vedranno negare un indispensabile servizio di pubblica utilità.

Nell'interrogazione Pupulin richiama l'allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali di categoria per il programma deciso dalla società Poste Italiane di chiudere molti uffici in varie località della regione e la contemporanea decisione di andare a una riduzione dei giorni di apertura in altre numerose realtà del territorio della regione. Un programma di riorganizzazione di un servizio di pubblica utilità in concessione da parte dello stato, presentato in sede nazionale, ma mai discusso neppure con le organizzazioni sindacali. Si tratta - evidenzia Pupulin - di chiusure e di riduzioni di giornate e orari di apertura di uffici, per lo più collocati in realtà territoriali periferiche, ma anche in alcune sedi di Comune, che perciò rappresentano spesso riferimenti unici per la popolazione. Tale riorganizzazione contrastata dagli amministratori locali interessati viene giustificata per l'onerosità dei costi della presenza su territori marginali, ma soprattutto per la limitatezza degli attuali organici, che progressivamente sono stati ridimensionati a causa del mancato adeguamento con nuovo personale come sollecitato in più occasioni da parte dei rappresentanti sindacali degli operatori postali.

Ho perciò chiesto di conoscere quali iniziative l'amministrazione regionale abbia intrapreso per garantire un minimo di servizi postali indispensabili alle Comunità interessate dal pesante programma di ristrutturazione degli uffici postali nel territorio regionale, con particolari riduzioni di presenze e orari di apertura nelle province di Pordenone e Udine. Ho ugualmente sollecitato l'amministrazione regionale a verificare se le decisioni assunte dalla società Poste Italiane siano compatibili con gli impegni sottoscritti da essa nella convenzione con lo Stato. Infine ho richiesto quali azioni l'amministrazione intenda mettere in campo per contrastare un taglio così rilevante di servizi di utilità pubblica, aprendo un confronto diretto con la direzione della società Poste Italiane, per garantire una presenza e un'operatività soprattutto nelle località più disagiate, che verrebbero ulteriormente penalizzate dalle decisioni d'una società di diretto controllo del Ministero dell'economia.