PD: Codega, la Regione non prende sul serio la scuola
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/RC - Con quattro mesi di ritardo,
finalmente prendono il via in regione i progetti nelle scuole in
risposta ai bandi salvaprecari. A farlo presente, Franco Codega,
consigliere regionale del PD che così scrive:
"Tanti sono stati i mesi necessari alla infernale macchina
burocratica del ministero della Pubblica istruzione per
predisporre le graduatorie definitive di coloro che ne avevano
diritto.
"L'Ufficio scolastico della nostra regione ha fatto
diligentemente la propria parte, ma il ministero ha avocato a sè,
attraverso il sistema SIDI, la centralizzazione della gestione
delle graduatorie. Da qui l'ingolfamento delle procedure.
"Sono 250 i docenti e gli ATA che hanno dato la loro
disponibilità, uno sparuto drappello rispetto ai 2.200 lavoratori
che in questi ultimi tre anni sono stati di fatto espulsi dalla
scuola. Uno sparuto drappello che resta attaccato disperatamente
al mondo della scuola.
"Ma i fondi messi a disposizione della Regione sono assolutamente
insufficienti: mezzo milione di euro per l'intero anno
scolastico. Una cifra inadeguata se pensiamo non dico ai 30
milioni di euro messi a disposizione dalla regione Puglia, oppure
ai 10 milioni stanziati dal Piemonte, ma agli 1,2 milioni delle
Marche, regione simile alla nostra, o agli 1,4 milioni del
Molise, regione ancora più piccola.
"I pochi fondi a disposizione hanno costretto a mettere dei
limiti irrisori di contributo per ogni scuola: dai 4.500 euro
(fino a 50 classi) ai 7.000 euro (oltre 50 classi). Considerato
che le scuole sono circa 200, significa che ciascuna mediamente
può attivare progetti per un docente a 100 ore o due docenti a 50
ore. Il tutto per coprire l'intero anno scolastico di una persona
che è rimasta senza lavoro. Improponibile.
"In sede di discussione della recente legge finanziaria
regionale, noi dell'opposizione avevamo presentato emendamenti
specifici finalizzati ad aumentare il budget a disposizione, ma
non c'è stato niente da fare. Segno evidente che questa
maggioranza fa veramente fatica a prendere sul serio i problemi
della scuola".