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PD: Codega, la Regione non prende sul serio la scuola

11.01.2012
13:09
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/RC - Con quattro mesi di ritardo, finalmente prendono il via in regione i progetti nelle scuole in risposta ai bandi salvaprecari. A farlo presente, Franco Codega, consigliere regionale del PD che così scrive:

"Tanti sono stati i mesi necessari alla infernale macchina burocratica del ministero della Pubblica istruzione per predisporre le graduatorie definitive di coloro che ne avevano diritto.

"L'Ufficio scolastico della nostra regione ha fatto diligentemente la propria parte, ma il ministero ha avocato a sè, attraverso il sistema SIDI, la centralizzazione della gestione delle graduatorie. Da qui l'ingolfamento delle procedure.

"Sono 250 i docenti e gli ATA che hanno dato la loro disponibilità, uno sparuto drappello rispetto ai 2.200 lavoratori che in questi ultimi tre anni sono stati di fatto espulsi dalla scuola. Uno sparuto drappello che resta attaccato disperatamente al mondo della scuola.

"Ma i fondi messi a disposizione della Regione sono assolutamente insufficienti: mezzo milione di euro per l'intero anno scolastico. Una cifra inadeguata se pensiamo non dico ai 30 milioni di euro messi a disposizione dalla regione Puglia, oppure ai 10 milioni stanziati dal Piemonte, ma agli 1,2 milioni delle Marche, regione simile alla nostra, o agli 1,4 milioni del Molise, regione ancora più piccola. "I pochi fondi a disposizione hanno costretto a mettere dei limiti irrisori di contributo per ogni scuola: dai 4.500 euro (fino a 50 classi) ai 7.000 euro (oltre 50 classi). Considerato che le scuole sono circa 200, significa che ciascuna mediamente può attivare progetti per un docente a 100 ore o due docenti a 50 ore. Il tutto per coprire l'intero anno scolastico di una persona che è rimasta senza lavoro. Improponibile. "In sede di discussione della recente legge finanziaria regionale, noi dell'opposizione avevamo presentato emendamenti specifici finalizzati ad aumentare il budget a disposizione, ma non c'è stato niente da fare. Segno evidente che questa maggioranza fa veramente fatica a prendere sul serio i problemi della scuola".