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PD: Iacop, critiche sindaci, fallita riforma governo territori montani

11.01.2012
17:58
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/MPB - "Dopo le prese di posizione del gruppo consiliare del PD, arrivano le proteste dei sindaci a confermare, in tutta la sua gravità, il fallimento della legge regionale di riforma del sistema di governo degli enti locali montani del Friuli Venezia Giulia".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Franco Iacop secondo il quale "la riforma sta mostrando, negli esiti negativi tangibili, tutti i suoi limiti. Un vero e proprio pasticcio che sta producendo confusione e malumori confermati dagli stessi amministratori locali dello stesso colore politico della maggioranza regionale".

"Esempio eclatante - per Iacop - sono quei consiglieri regionali di centrodestra che in Consiglio regionale hanno votato la legge di riforma e oggi la contraddicono sedendo sui banchi consiliari del proprio comune. Anche la scelta di intraprendere il procedimento d'incostituzionalità della legge regionale, sostenuta in maniera trasversale dai sindaci dei comuni montani - conferma quella che è sempre stata la posizione del gruppo consiliare del Pd in merito e la validità delle controproposte respinte da Tondo e dalla sua maggioranza in Consiglio regionale.

"E' ancora una volta la dimostrazione - sostiene Iacop - di come Tondo e la sua Giunta, invece di privilegiare la condivisone e la ricerca di un apporto costruttivo reale con i sindaci, hanno imposto un progetto di riforma disordinato e inadeguato, più costoso per l'istituzione delle nuove otto unioni montane al posto delle quattro comunità. Una riforma per nulla condivisa con gli amministratori locali e i territori montani, che trova il suo culmine con le scelta faziose di Tondo in merito alla nomina degli amministratori straordinari delle disciolte comunità montane.

"Nel merito del passaggio dalle dismesse comunità montane alle nuove unioni dei comuni, la riforma voluta da Tondo e dalla sua maggioranza è la conferma che gli strumenti finora attuati per rivedere il sistema organizzativo Regione-Autonomie locali risultano inadeguati e difficilmente attuabili, senza alcuna efficacia rispetto a una governance moderna dei servizi e degli investimenti in capo agli enti territoriali periferici del Friuli Venezia Giulia.

"Tondo ha così creato l'incertezza totale - conclude Iacop - rispetto a un progetto compiuto di riforma degli enti locali e ha ottenuto l'unico risultato di scardinare le disposizioni e gli strumenti messi in atto dalla precedente Giunta regionale, che avevano già dimostrato di avere una ricaduta positiva, a partire dalla legge regionale 1/2006".