PD: Iacop, critiche sindaci, fallita riforma governo territori montani
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/MPB - "Dopo le prese di posizione
del gruppo consiliare del PD, arrivano le proteste dei sindaci a
confermare, in tutta la sua gravità, il fallimento della legge
regionale di riforma del sistema di governo degli enti locali
montani del Friuli Venezia Giulia".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Franco Iacop
secondo il quale "la riforma sta mostrando, negli esiti negativi
tangibili, tutti i suoi limiti. Un vero e proprio pasticcio che
sta producendo confusione e malumori confermati dagli stessi
amministratori locali dello stesso colore politico della
maggioranza regionale".
"Esempio eclatante - per Iacop - sono quei consiglieri regionali
di centrodestra che in Consiglio regionale hanno votato la legge
di riforma e oggi la contraddicono sedendo sui banchi consiliari
del proprio comune. Anche la scelta di intraprendere il
procedimento d'incostituzionalità della legge regionale,
sostenuta in maniera trasversale dai sindaci dei comuni montani -
conferma quella che è sempre stata la posizione del gruppo
consiliare del Pd in merito e la validità delle controproposte
respinte da Tondo e dalla sua maggioranza in Consiglio regionale.
"E' ancora una volta la dimostrazione - sostiene Iacop - di come
Tondo e la sua Giunta, invece di privilegiare la condivisone e la
ricerca di un apporto costruttivo reale con i sindaci, hanno
imposto un progetto di riforma disordinato e inadeguato, più
costoso per l'istituzione delle nuove otto unioni montane al
posto delle quattro comunità. Una riforma per nulla condivisa con
gli amministratori locali e i territori montani, che trova il suo
culmine con le scelta faziose di Tondo in merito alla nomina
degli amministratori straordinari delle disciolte comunità
montane.
"Nel merito del passaggio dalle dismesse comunità montane alle
nuove unioni dei comuni, la riforma voluta da Tondo e dalla sua
maggioranza è la conferma che gli strumenti finora attuati per
rivedere il sistema organizzativo Regione-Autonomie locali
risultano inadeguati e difficilmente attuabili, senza alcuna
efficacia rispetto a una governance moderna dei servizi e degli
investimenti in capo agli enti territoriali periferici del Friuli
Venezia Giulia.
"Tondo ha così creato l'incertezza totale - conclude Iacop -
rispetto a un progetto compiuto di riforma degli enti locali e
ha ottenuto l'unico risultato di scardinare le disposizioni e gli
strumenti messi in atto dalla precedente Giunta regionale, che
avevano già dimostrato di avere una ricaduta positiva, a partire
dalla legge regionale 1/2006".