PD: Moretton, Riccardi chiarisca in Consiglio situazione A4
(ACON) Trieste, 12 gen - COM/MPB - Il capogruppo del PD in
Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, facendo riferimento ad
articoli di stampa apparsi in Veneto secondo i quali la terza
corsia sull'A4 subirebbe ulteriori gravi ritardi rispetto ai
tempi indicati inizialmente nel cronoprogramma, con l'ipotesi di
lavori per altri 7-8 anni, chiede che l'assessore Riccardo
Riccardi, Commissario straordinario per l'A4, chiarisca fino in
fondo la reale situazione.
"Non è un mistero che le tempistiche programmate siano state
superate abbondantemente - fa notare Moretton ricordardo di
averlo più volte sottolineato - con la preoccupazione per
l'aggravio dei costi complessivi dell'intera opera, dato che il
piano finanziario di Autovie era stato approvato nella sua parte
economica già tre anni fa.
"Al di là dell'indubbia importanza dell'opera in sé, crediamo -
aggiunge il consigliere PD - che ci sia una totale inadeguatezza
da parte della struttura commissariale nella gestione di questa
delicata operazione. E ciò - insiste Moretton - sin dal momento
in cui è stata istituita la figura del Commissario, che da subito
ha dimostrato la sua debolezza rinunciando a finanziamenti che
avrebbero consentito minori costi di pedaggio, (aumentati in modo
esponenziale a inizio anno) e quindi di non gravare, come sta
succedendo, sulle tasche dei cittadini.
"L'inadeguatezza del Commissario - per Moretton - rischia inoltre
di incidere sul finanziamento da parte delle banche se è vero,
come pare, che le verifiche fatte dagli Istituti bancari stessi
avrebbero evidenziato forti carenze di carattere tecnico e
organizzativo, al punto che non ci sarebbe la fiducia necessaria
da parte degli stessi per la concessione dell'importo finanziario
per la realizzazione dell'opera.
"Riteniamo indispensabile che Riccardi venga in Consiglio
regionale a riferire al riguardo perché - sottolinea Moretton -
non vorremmo che, qualora non ci fossero i finanziamenti
necessari, il Commissario cercasse alibi o scusanti, magari
accusando la stessa opposizione, per mascherare quello che
purtroppo si sta rivelando un vero e proprio fallimento di
carattere non soltanto gestionale ma anche, e soprattutto, di
natura politica. Non basta ripetere continuamente che, essendo
stati aperti solo alcuni cantieri, si sia dato quell'incremento
viario e infrastrutturale sufficiente alla nostra regione che
invece necessita di ulteriori realizzazioni oltre alla terza
corsia, opera di per sé assolutamente indispensabile".
Il capogruppo PD conclude con l'auspicio che "l'invito a riferire
in Consiglio regionale non cada nel vuoto, perché i cittadini
hanno il diritto di conoscere veramente il quadro della
situazione del settore delle infrastrutture, che avrebbe dovuto
essere il fiore all'occhiello della presidenza Tondo, e che
invece sta dimostrando di fare acqua da tutte le parti".