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PD: Moretton, Riccardi chiarisca in Consiglio situazione A4

12.01.2012
12:45
(ACON) Trieste, 12 gen - COM/MPB - Il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, facendo riferimento ad articoli di stampa apparsi in Veneto secondo i quali la terza corsia sull'A4 subirebbe ulteriori gravi ritardi rispetto ai tempi indicati inizialmente nel cronoprogramma, con l'ipotesi di lavori per altri 7-8 anni, chiede che l'assessore Riccardo Riccardi, Commissario straordinario per l'A4, chiarisca fino in fondo la reale situazione.

"Non è un mistero che le tempistiche programmate siano state superate abbondantemente - fa notare Moretton ricordardo di averlo più volte sottolineato - con la preoccupazione per l'aggravio dei costi complessivi dell'intera opera, dato che il piano finanziario di Autovie era stato approvato nella sua parte economica già tre anni fa.

"Al di là dell'indubbia importanza dell'opera in sé, crediamo - aggiunge il consigliere PD - che ci sia una totale inadeguatezza da parte della struttura commissariale nella gestione di questa delicata operazione. E ciò - insiste Moretton - sin dal momento in cui è stata istituita la figura del Commissario, che da subito ha dimostrato la sua debolezza rinunciando a finanziamenti che avrebbero consentito minori costi di pedaggio, (aumentati in modo esponenziale a inizio anno) e quindi di non gravare, come sta succedendo, sulle tasche dei cittadini. "L'inadeguatezza del Commissario - per Moretton - rischia inoltre di incidere sul finanziamento da parte delle banche se è vero, come pare, che le verifiche fatte dagli Istituti bancari stessi avrebbero evidenziato forti carenze di carattere tecnico e organizzativo, al punto che non ci sarebbe la fiducia necessaria da parte degli stessi per la concessione dell'importo finanziario per la realizzazione dell'opera.

"Riteniamo indispensabile che Riccardi venga in Consiglio regionale a riferire al riguardo perché - sottolinea Moretton - non vorremmo che, qualora non ci fossero i finanziamenti necessari, il Commissario cercasse alibi o scusanti, magari accusando la stessa opposizione, per mascherare quello che purtroppo si sta rivelando un vero e proprio fallimento di carattere non soltanto gestionale ma anche, e soprattutto, di natura politica. Non basta ripetere continuamente che, essendo stati aperti solo alcuni cantieri, si sia dato quell'incremento viario e infrastrutturale sufficiente alla nostra regione che invece necessita di ulteriori realizzazioni oltre alla terza corsia, opera di per sé assolutamente indispensabile". Il capogruppo PD conclude con l'auspicio che "l'invito a riferire in Consiglio regionale non cada nel vuoto, perché i cittadini hanno il diritto di conoscere veramente il quadro della situazione del settore delle infrastrutture, che avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello della presidenza Tondo, e che invece sta dimostrando di fare acqua da tutte le parti".