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PD: Pupulin, sanare domande contributi impianti prima casa

13.01.2012
15:26
(ACON) Trieste, 13 gen - COM/RC - Il 22 dicembre scorso, la Giunta regionale ha approvato la delibera n. 2578 con la graduatoria delle domande ammesse a contributo per la concessione di finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa a norma di impianti tecnologici o al conseguimento del risparmio energetico relativi alla prima casa (Legge regionale 17/2008 art. 10, commi da 44 a 50).

La graduatoria prevede tre diverse tipologie di interventi: a) ammessi a contributo per importo inferiore ai 6.000 euro; b) ammessi a contributo per importo superiore ai 6.000 euro; c) non ammessi a contributo.

Sono rimasto colpito dalle motivazioni con le quali si sono respinte tante domande di persone - sottolinea il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - che si erano dimostrate interessate a risolvere problemi legati allo stato della propria abitazione per conseguire risparmi energetici. Nella graduatoria dei soggetti non ammessi a contributo (che in totale sono 412) risultano, infatti, ben 115 domande dove la motivazione dell'esclusione è che il soggetto richiedente non ha inserito nella domanda la fotocopia della propria carta di identità.

Mi sono domandato che fine abbia fatto la norma inerente il concetto di autocertificazione, prescritta dal DPR n.445/2000 - prosegue il consigliere. Tra l'altro, in molti casi applicativi di altre leggi regionali si è proceduto chiedendo di integrare la domanda, non solo perché si tratta banalmente di fotocopia del documento d'identità, ma soprattutto perché il richiedente stesso, al momento di compilare il modello di domanda, fin dall'inizio è tenuto a dichiarare i propri dati anagrafici ed è, comunque, riconoscibile dalla restante documentazione allegata.

Ecco perchè Pupulin ha depositato una interrogazione alla Giunta regionale dove chiede innanzitutto una sua valutazione sulla prassi seguita per negare le 115 domande, e se tale prassi possa ritenersi errata.

Il consigliere vuole sapere anche se si riapriranno i termini della graduatoria, richiedendo agli interessati di portare entro nuovi termini la fotocopia carente. Mi parrebbe, quest'ultima decisione - afferma Pupulin - il minimo accettabile per dimostrare che non si vuole negare in modo facile un diritto ai cittadini, ma si vuole mettere gli stessi nelle condizioni migliori per poter ottenere quello che la legge prevede. Non vorrei, invece, che il vero motivo stesse nella limitatezza delle risorse a disposizione rispetto al notevole numero di domande.