PD: Pupulin, sanare domande contributi impianti prima casa
(ACON) Trieste, 13 gen - COM/RC - Il 22 dicembre scorso, la
Giunta regionale ha approvato la delibera n. 2578 con la
graduatoria delle domande ammesse a contributo per la concessione
di finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di
interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa a
norma di impianti tecnologici o al conseguimento del risparmio
energetico relativi alla prima casa (Legge regionale 17/2008 art.
10, commi da 44 a 50).
La graduatoria prevede tre diverse tipologie di interventi:
a) ammessi a contributo per importo inferiore ai 6.000 euro;
b) ammessi a contributo per importo superiore ai 6.000 euro;
c) non ammessi a contributo.
Sono rimasto colpito dalle motivazioni con le quali si sono
respinte tante domande di persone - sottolinea il consigliere
regionale del PD Paolo Pupulin - che si erano dimostrate
interessate a risolvere problemi legati allo stato della propria
abitazione per conseguire risparmi energetici. Nella graduatoria
dei soggetti non ammessi a contributo (che in totale sono 412)
risultano, infatti, ben 115 domande dove la motivazione
dell'esclusione è che il soggetto richiedente non ha inserito
nella domanda la fotocopia della propria carta di identità.
Mi sono domandato che fine abbia fatto la norma inerente il
concetto di autocertificazione, prescritta dal DPR n.445/2000 -
prosegue il consigliere. Tra l'altro, in molti casi applicativi
di altre leggi regionali si è proceduto chiedendo di integrare la
domanda, non solo perché si tratta banalmente di fotocopia del
documento d'identità, ma soprattutto perché il richiedente
stesso, al momento di compilare il modello di domanda, fin
dall'inizio è tenuto a dichiarare i propri dati anagrafici ed è,
comunque, riconoscibile dalla restante documentazione allegata.
Ecco perchè Pupulin ha depositato una interrogazione alla Giunta
regionale dove chiede innanzitutto una sua valutazione sulla
prassi seguita per negare le 115 domande, e se tale prassi possa
ritenersi errata.
Il consigliere vuole sapere anche se si riapriranno i termini
della graduatoria, richiedendo agli interessati di portare entro
nuovi termini la fotocopia carente. Mi parrebbe, quest'ultima
decisione - afferma Pupulin - il minimo accettabile per
dimostrare che non si vuole negare in modo facile un diritto ai
cittadini, ma si vuole mettere gli stessi nelle condizioni
migliori per poter ottenere quello che la legge prevede. Non
vorrei, invece, che il vero motivo stesse nella limitatezza delle
risorse a disposizione rispetto al notevole numero di domande.