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III Comm: audizioni pdl accessi non critici a Pronto Soccorso

17.01.2012
18:30
(ACON) Trieste, 17 gen - MPB - La proposta di legge presentata dal consigliere Massimo Blasoni (Pdl), primo firmatario, contenente norme per la gestione degli accessi non critici (identificati con codice bianco) al Pronto soccorso, è tornata all'attenzione della III Commissione consiliare - presidente Giorgio Venier Romano (UDC) - con lo svolgimento di una serie di audizioni prima di affrontare l'esame del testo.

Finalità del provvedimento garantire il diritto del cittadino ad avere un servizio di pronto soccorso con adeguati tempi di accesso. Essendo 4 i livelli di criticità in cui si articola l'attuale sistema di valutazione della gravità del paziente, identificati dai colori bianco, verde, giallo e rosso, secondo una scala crescente, la proposta prevede la possibilità di attivare uno specifico ambulatorio dedicato ai codici bianchi qualora nel 30% dei casi il tempo di attesa per l'accesso alle strutture superi le 2 ore: una attivazione con tempi di attività flessibili e la presenza di un medico e un infermiere, senza che ciò comporti l'istituzione di nuove strutture organizzative.

Dalle audizioni sono emerse valutazioni critiche sulla possibilità di risolvere il problema delle lunghe attese al Pronto soccorso a causa di accessi non critici, perchè - come hanno evidenziato per esempio alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali - occorre chiedersi perchè la gente si rivolga al Pronto soccorso: forse perchè non trova risposta adeguata altrove. La soluzione prospettata potrebbe rivelarsi antieducativa, inducendo le persone a by-passare ulteriormente il proprio medico curante. La preoccupazione evidenziata è stata che si possa creare ulteriore confusione nella gente.

Riconosciuto da tutti come complesso il problema delle attese al Pronto soccorso, ma da più parti è stata evidenziata la non appropriatezza dell'intervento proposto. A dirlo fra gli altri la Società italiana di medicina d'emergenza-urgenza (SIMEU) che ha evienziato nella proposta di legge problemi di carattere metodologico. Ma è stato anche detto che incrementare un'offerta non correttamente orientata genera aumento di domanda; che occorre un piano dell'emergenza e non interventi parcellizzati; che l'integrazione tra ospedale e territorio passa attraverso la continuità della risposta al cittadino.

Le voci sono state anche quelle delle Aziende ospedaliere e per i servizi sanitari, dei direttori di Pronto soccorso, dell'IRCCS Burlo Garolfolo, dell'Ordine dei medici, del coordinamento IPASVI e NUR-SIND, del Tribunale del malato. Il Pronto soccorso è un filtro e i codici bianchi non sono una inappropriatezza è stato detto e, anche, la soluzione al problema, che esiste, possa essere individuata non per legge ma per via tecnica o amministrativa. Contributi di riflessione per una soluzione di tipo generale, di taglio anche culturale, che sono sfociati nella consegna sia di documentazione, sia di proposte di emendamento.

Infine, sono intervenuti il proponente Blasoni e i consiglieri Pustetto (SA-SEL), Lupieri Codega e Menosso del PD e Dal Mas (Pdl).

(immagini tv)