III Comm: audizioni pdl accessi non critici a Pronto Soccorso
(ACON) Trieste, 17 gen - MPB - La proposta di legge presentata
dal consigliere Massimo Blasoni (Pdl), primo firmatario,
contenente norme per la gestione degli accessi non critici
(identificati con codice bianco) al Pronto soccorso, è tornata
all'attenzione della III Commissione consiliare - presidente
Giorgio Venier Romano (UDC) - con lo svolgimento di una serie di
audizioni prima di affrontare l'esame del testo.
Finalità del provvedimento garantire il diritto del cittadino ad
avere un servizio di pronto soccorso con adeguati tempi di
accesso. Essendo 4 i livelli di criticità in cui si articola
l'attuale sistema di valutazione della gravità del paziente,
identificati dai colori bianco, verde, giallo e rosso, secondo
una scala crescente, la proposta prevede la possibilità di
attivare uno specifico ambulatorio dedicato ai codici bianchi
qualora nel 30% dei casi il tempo di attesa per l'accesso alle
strutture superi le 2 ore: una attivazione con tempi di attività
flessibili e la presenza di un medico e un infermiere, senza che
ciò comporti l'istituzione di nuove strutture organizzative.
Dalle audizioni sono emerse valutazioni critiche sulla
possibilità di risolvere il problema delle lunghe attese al
Pronto soccorso a causa di accessi non critici, perchè - come
hanno evidenziato per esempio alcuni rappresentanti delle
organizzazioni sindacali - occorre chiedersi perchè la gente si
rivolga al Pronto soccorso: forse perchè non trova risposta
adeguata altrove. La soluzione prospettata potrebbe rivelarsi
antieducativa, inducendo le persone a by-passare ulteriormente
il proprio medico curante. La preoccupazione evidenziata è stata
che si possa creare ulteriore confusione nella gente.
Riconosciuto da tutti come complesso il problema delle attese al
Pronto soccorso, ma da più parti è stata evidenziata la non
appropriatezza dell'intervento proposto. A dirlo fra gli altri la
Società italiana di medicina d'emergenza-urgenza (SIMEU) che ha
evienziato nella proposta di legge problemi di carattere
metodologico. Ma è stato anche detto che incrementare un'offerta
non correttamente orientata genera aumento di domanda; che
occorre un piano dell'emergenza e non interventi parcellizzati;
che l'integrazione tra ospedale e territorio passa attraverso la
continuità della risposta al cittadino.
Le voci sono state anche quelle delle Aziende ospedaliere e per i
servizi sanitari, dei direttori di Pronto soccorso, dell'IRCCS
Burlo Garolfolo, dell'Ordine dei medici, del coordinamento IPASVI
e NUR-SIND, del Tribunale del malato. Il Pronto soccorso è un
filtro e i codici bianchi non sono una inappropriatezza è stato
detto e, anche, la soluzione al problema, che esiste, possa
essere individuata non per legge ma per via tecnica o
amministrativa. Contributi di riflessione per una soluzione di
tipo generale, di taglio anche culturale, che sono sfociati nella
consegna sia di documentazione, sia di proposte di emendamento.
Infine, sono intervenuti il proponente Blasoni e i consiglieri
Pustetto (SA-SEL), Lupieri Codega e Menosso del PD e Dal Mas
(Pdl).
(immagini tv)