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PD: Menis, depositata nuova proposta di legge per volontariato

18.01.2012
16:27
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/RC - Depositata la proposta di legge "Nuova disciplina del volontariato e della promozione sociale", di iniziativa del Partito Democratico con il sostegno di tutte le forze di opposizione. In totale 33 articoli che ridisegnano l'assetto del mondo del volontariato e della promozione sociale, a distanza di 17 anni dalla legge 12/1995. Di fronte alla volontà manifestata dall'assessore regionale di mettere mano a questo importantissimo settore, il PD non poteva certo rimanere immobile, fa sapere Paolo Menis in qualità di primo firmatario del testo, che precisa: "Quello depositato non è che la sintesi di un lavoro durato alcuni mesi, in cui ci siamo confrontati con i principali attori del settore, chiamati ad avanzare le loro proposte ma anche a dare una valutazione di quanto fatto sinora.

"La legge attualmente in vigore è sintesi di un periodo di sensibilità della popolazione sviluppato grazie all'esperienza del dopo terremoto. Oggi troviamo una realtà diversa: cresciuta e strutturata, più consapevole dei propri mezzi e delle proprie possibilità, ma ancora capace dello stesso autentico entusiasmo e della stessa generosità di allora. Il volontariato è rimasto inalterato nello spirito ma è chiamato a confrontarsi con esigenze diverse, in un contesto socio-economico radialmente mutato. "La proposta di legge dei democratici prevede alcune importanti novità: dall'introduzione di nuove norme in materia di convenzioni, registri e contributi per le realtà che operano in questo ambito alla previsione di un unico Comitato tra organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, per favorirne l'integrazione, fino alla proposta di una diarchia gestionale degli organi operativi per dare pari dignità ad associazioni del volontariato e soggetti pubblici.

"Proprio quest'ultimo concetto può essere considerato la grande novità che contraddistingue la nostra proposta, che si basa su una visione del volontariato come strumento in grado di fornire un apporto non sostitutivo dell'intervento pubblico, ma a esso complementare, per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale contenute nella Costituzione".