PD: Marsilio, valorizzare e rilanciare le Terme di Arta
(ACON) Trieste, 19 gen - COM/AB - "Data la domanda crescente di
benessere, chi le terme non le ha se le inventa. Noi invece, che
le terme le abbiamo ereditate dagli antichi Romani, stiamo
facendo di tutto per chiuderle. Infatti, ad Arta Terme non si
completano i programmi degli investimenti previsti, manca una
strategia e un progetto di rilancio dell'offerta termale e,
quando sta per iniziare la stagione turistica estiva, ancora non
si sa chi sarà il futuro gestore degli stabilimenti termali. Con
queste premesse non ci si deve stupire se poi le presenze calano".
La denuncia viene dal consigliere regionale del PD Enzo Marsilio,
che ricorda come a dicembre sia scaduto il contratto che affidava
a Promotur la gestione degli stabilimenti termali.
"Per assicurare per le festività natalizie l'apertura delle
strutture - sottolinea - è stato chiesto, in via provvisoria,
l'intervento di Carnia Welcome, un consorzio di operatori locali.
Archiviata l'emergenza è necessario ora trovare le soluzioni più
opportune per dare alle Terme di Arta un assetto gestionale
futuro stabile, ma soprattutto per poter completare il programma
degli investimenti previsti e predisporre un serio progetto di
rilancio dell'economia turistica dell'area".
"Il Comune di Arta Terme, proprietario degli impianti termali,
alle prese com'è con le proprie difficoltà di bilancio, non può
di certo continuare a farsi carico delle problematiche delle
Terme. Al momento - così ancora Marsilio - è disponibile per gli
investimenti un milione di euro, ma si corre seriamente il
rischio di perdere le risorse perché il Comune non ha le
disponibilità di compartecipazione. In questa fase, solo
l'Amministrazione regionale può creare le premesse e le
condizioni per un progetto di gestione e rilancio delle Terme,
che può realizzare con l'intervento delle sue società
compartecipate, in primo luogo Promotur. Che Promotur continui
anche per il futuro l'attività gestionale che ha già svolto, con
l'auspicio che in prospettiva coinvolga in un progetto organico
di valorizzazione dell'offerta le società delle Federterme che
hanno manifestato disponibilità e gli operatori locali
interessati".
"Ho chiesto quindi al presidente Tondo - conclude Marsilio - che
cosa intenda fare e spero che le risposte non tardino ad
arrivare, visto che la stagione estiva è alle porte. Come ben si
sa, la crisi in corso si combatte con lo sviluppo e per avere
sviluppo è necessario valorizzare le risorse disponibili. Ricordo
che le acque sulfuree della fonte termale di Arta erano
conosciute, utilizzate e apprezzate già al tempo dei Romani e la
loro notorietà si è mantenuta nei secoli. È solo di questi tempi
che dimostriamo scarso interesse".
AB