II Comm: fine attività Comedil, riflessi occupazionali
(ACON) Trieste, 19 gen - MPB - Giornata interamente dedicata
alle audizioni per la II Commissione consiliare, presieduta da
Federico Razzini (LN): primo appuntamento della giornata quello
per approfondire, presente l'assessore regionale al Lavoro e
Formazione professionale Angela Brandi, i riflessi occupazionali
in seguito alla cessata attività della Comedil ex Terex Reggiane
di Monfalcone, con rappresentanti di Fiom, Fim Uilm, Rsu
aziendali Comedil, proprietà Gru Comedil srl e CSIM-Consorzio per
lo sviluppo industriale di Monfalcone.
Valutazione comune quella delle rappresentanze sindacali, sia in
merito alla qualità dell'accordo siglato con l'azienda per
gestire la fase seguente la cessazione dell'attività e
ricollocare i lavoratori sul mercato del lavoro, sia sul futuro
del sito occupato da quest'industria che, è stato detto e
ribadito a più riprese poi anche dal Consorzio, deve mantenere la
sua vocazione industriale. La zona è appetibile, prossima al
confine, vicina al casello autostradale, alla ferrovia e al porto
rispetto al quale l'azienda ha chiesto il rinnovo
dell'autorizzazione ad accedervi. Le preoccupazioni delle parti
sociali riguardano i rischi per l'occupazione, le possibilità di
mancato reimpiego delle maestranze con la cessione dell'azienda e
i subentri imprenditoriali. Altrove è già capitato che nuove
attività importino manodopera con grave impatto sociale. E le
preoccupazioni sono anche per alcune fasce di lavoratori, anche
con elevate professionalità, per le quali non sarebbero previsti
incentivi per la riassunzione, e inoltre per la mancanza di
collegamento tra i profili professionali richiesti dalle aziende
e i corsi previsti per una riqualificazione.
Sull'impegno della Comedil ex Terex per la ricollocazione del
personale si sono soffermati i rappresentanti dell'azienda e, in
particolare, il vicepresidente Gentilini ha ribadito la volontà
di arrivare alla vendita del sito recuperando il valore
commerciale: nessuna trattativa è stata ancora avviata, è in
corso una valutazione tecnica sull'area che sicuramente è
appetibile per aziende che fanno carpenteria di grosse
dimensioni, ha precisato, specificando che essendo una
multinazionale, deve rispettare determinate procedure.
E per il CSIM, la zona industriale tale deve rimanere: il
Consorzio - è stato detto chiaramente - non ha interesse a
modificare l'assetto urbanistico per cambiare destinazione.
Gli interventi dei consiglieri (Antonaz SA-PRC; Brussa PD;
Valenti Pdl; Pupulin PD), oltre ad approfondire le tematiche,
hanno evidenziato l'utilità dell'audizione soprattutto per una
valutazione complessiva della situazione del monfalconese sotto
il profilo imprenditoriale e occupazionale, anche alla luce dei
dati generali della cassa integrazione, con un impegno rinnovato
a promuovere l'arrivo di nuova imprenditorialità ponendo però, a
fronte di incentivi e contributi, anche condizioni di
responsabilità ad esempio per quanto riguarda la permanenza
dell'attività aziendale. E poi il grande tema della formazione e
dell'offerta di corsi effettivamente riqualificanti e la formula
del tavolo ampliato, a giudizio del presidente della Commissione
Razzini può essere utile ad affrontare e a comprendere al meglio
problemi e prospettive del mondo produttivo, non solo isontino.
L'assessore Brandi, ricordando la proroga dei piani di crisi al
31 dicembre 2012 e il conseguente diritto a incentivi per la
ricollocazione dei lavoratori, ha parlato anche degli incentivi
per gli esodi volontari e di un piano di formazione con corsi
altamente specifici e indirizzati sul piano tecnico. Chiarendo
poi anche il quadro degli incentivi regionali, che vanno a
integrare quelli che spettano ai lavoratori e alle lavoratrici,
per le diverse fasce di età e situazioni, compresi quelli
previsti per l'attivazione di lavoro autonomo.
(immagini tv)