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II Comm: audizione Consulta disabili

19.01.2012
16:12
(ACON) Trieste, 19 gen - MPB - La II Commissione - presieduta dal vicepresidente Paolo Santin (Pdl) - ha ascoltato in audizione la Consulta regionale delle associazioni dei disabili, rappresentata dal suo vicepresidente Vincenzo Zoccano, in merito ad alcune problematiche attinenti ai posti di lavoro riservati a persone disabili e al loro collocamento nelle aziende e negli enti. Un intervento, quello della Consulta, che completa il quadro delle audizioni in precedenza effettuate dalla Commissione con le cooperative sociali - Legacoopsociali-FVG, Confcooperative-Federsolidarietà-FVG, AGCI-Solidareità-FVG - che in merito alla legge 18 del 2005, contenente norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro, avevano anche proposto una modifica dell'articolo 40 inerente la validazione delle convenzioni per l'inserimento lavorativo dei disabili, in un'ottica di sburocratizzazione.

Che l'inserimento lavorativo del disabile debba essere una risorsa e non un aggravio per l'azienda è concetto ribadito sia dai commissari che dalla Consulta la quale, nel merito, ha accolto favorevolmente questa possibilità che offre un'opportunità a un maggior numero di persone disabili di essere assunte tramite cooperativa, pur sottolineando l'importanza di evitare il rischio che per esse si possano poi creare condizioni di precariato. E al proposito il vicepresidente Zoccano ha annunciato l'invio a breve alla Commissione di una memoria che possa aiutare a definire al meglio l'intervento.

Pur esistendo - come è stato ricordato - incentivi regionali per i datori di lavoro che assumono disabili allo scadere delle convenzioni, la preoccupazione espressa che si possano aprire situazioni di svantaggio è stata fatta propria dai consiglieri (sono intervenuti in merito Della Mea-PD, l'altro vicepresidente della Commissione Agnola-Idv e lo stesso Santin) sostenendo sia che il rapporto con le cooperative sociali consente di realizzare l'inserimento del disabile nell'ottica di una sua permanenza stabile in azienda, sia puntando sugli aspetti formativi, assicurando inoltre un impegno ad approfondire modalità e forme per allungare i periodi di impiego e per prevenire rischi di precarietà.

(immagini tv)