PD: Pupulin, crisi precipita, occorrono misure immediate
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/MPB - Il consigliere regionale
del PD Paolo Pupulin segue costantemente l'andamento della cassa
integrazione e gli ultimi dati registrati gli fanno dire che
particolarmente forte è il rischio che la crisi precipiti e che
il sistema regionale può farcela a patto di mettere in campo
misure immediate.
"È in continuo aumento il numero delle aziende che fanno ricorso
ai decreti di cassa integrazione straordinaria - avverte Pupulin:
fino al 31 dicembre sono state in Italia 6.848 con un +1,94%
sullo stesso periodo, e riguardano 10.743 unità aziendali
territoriali: risultano in forte aumento sul 2010 con un +15,39%.
Le regioni con l'aumento maggiore restano la Calabria con+67,27%,
la Toscana con +45,11%, la Sardegna con +42,19%, il Friuli
Venezia Giulia con +25,73%, la Campania con +19,64%. Si
mantengono in calo i ricorsi per crisi aziendale -15,80%, con
4.008 decreti; rappresentano però il 58,53% del totale.
"Tendono ad aumentare il ricorso al fallimento,+44,82%, il
ricorso al concordato preventivo, +41,00%, e anche le domande
sulle altre causali. Gli interventi che prevedono percorsi di
reinvestimento e rinnovamento strutturale dell'impresa, che
manifestano la volontà delle imprese in crisi di continuare la
sfida, purtroppo continuano ad essere solo il 7,86% del totale
dei decreti.
"Un brutto segnale, dunque, anche per il Friuli Venezia Giulia
che risulta uno dei territori a maggior rischio, soprattutto nei
settori produttivi. Un'analisi più specifica mette in risalto la
dimensione regionale della crisi. In regione hanno richiesto un
decreto sulla base di diverse motivazioni di stato di crisi
aziendale ben 259 società nel corso dello anno 2011 (con un
aumento del 25,73% rispetto alle 206 del 2010 ). Gli stabilimenti
controllati presenti sul territorio sono stati 439, mentre quelli
controllati da società residenti in regione sono state 374. Le
motivazioni sono le più diverse. Hanno richiesto il decreto per
crisi, ristrutturazione, riorganizzazione aziendale 169 realtà
(nel 2010 erano risultate 168), 45 per contratto di solidarietà
(16 nel 2010 ), 25 i fallimenti (12 nel 2010 ), 16 i concordati
preventivi (8 nel 2010 ), 3 per amministrazione controllata (2
nel 2010 ), 1 caso di liquidazione coatta amministrativa.
"Un panorama che manifesta una dimensione vasta di crisi, che
merita la messa in atto di misure straordinarie, per impedire che
una possibile ulteriore recessione metta a rischio tante imprese
regionali, che hanno saputo e voluto resistere, ma che davanti
alle nuove turbolenze economiche e finanziarie potrebbero subire
contraccolpi pesanti. Le maggiori entrate derivanti
dall'incremento dell'addizionale IRPEF regionale per le annualità
2011 e 2012, per questi motivi, debbono venir trasferite in parte
significativa ad aumentare in modo consistente i fondi di
rotazione ed il sistema di garanzie per l'accesso al credito da
parte delle imprese. La bufera finanziaria in atto sta
determinando una stretta creditizia, che può soffocare anche
imprese sane, disponibili a continuare a scommettere sul futuro
ed a decidere i necessari investimenti per competere in un
mercato sempre più difficile. In questa situazione soffrono per
certo maggiormente i territori a maggior vocazione industriale,
ma le difficili situazioni della Fincantieri, della Ferriera di
Servola e di molte altre imprese grandi e piccole fanno capire
quanto diffusa sia la congiuntura negativa. Infatti risulta
coinvolto l'intero territorio regionale, con in testa la
provincia di Udine dove 140 società e 223 stabilimenti sono stati
interessati dalla cassa straordinaria, segue Pordenone con 81
società e133 stabilimenti, Gorizia con 19 società e 45
stabilimenti, Trieste con 19 società e 38 stabilimenti.
"Una situazione di allarme da affrontare - conclude Pupulin - con
l'immediato coinvolgimento delle organizzazioni economiche e
sindacali per concordare le misure tempestive opportune per
intervenire senza ulteriori rinvii e con mezzi adeguati".