Pens: Ferone, difendere il lavoro e sostenere chi lo ha perso
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/AB - La triste vicenda di un uomo
della Bassa friulana che si è tolto la vita, deve far riflettere
sul dramma di tanti cittadini della nostra regione che si trovano
nella situazione di essere né pensionati né lavoratori - ha
dichiarato il Consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi
Ferone - con un'età fra i 50 e i 60 anni dove, una volta perso il
lavoro, molto difficilmente si riesce a trovarne un altro.
Frequentemente, purtroppo, le cronache segnalano casi simili e
questo dovrebbe profondamente preoccupare le Istituzioni perché
la mancanza di lavoro può trasformasi in dramma. In questo
contesto - ha proseguito Ferone - diventa orribile l'annuncio
dell'intenzione governativa di eliminare la cassa integrazione
straordinaria che avrà, se attuata, l'unico effetto di creare
nuova povertà, nuova miseria e nuova disperazione.
La Regione Friuli Venezia Giulia - sottolinea l'esponente del
Partito Pensionati, è impegnata su molti fronti per cercare di
difendere il lavoro, ridare vitalità alle imprese e creare nuova
occupazione, ma il quadro generale è pesantissimo e anche la
nostra regione risente pienamente di una crisi profonda che viene
da lontano. Ogni giorno chiudono attività di vario genere e ciò
provoca nuova disoccupazione e ancora più difficoltà di
reinserimento a chi ha perso il posto di lavoro.
L'Amministrazione regionale - conclude il suo appello Ferone -
deve fare ancora di più per difendere quel bene prezioso che è il
lavoro, dal momento che è impensabile, per ragioni prettamente
legate alla limitata disponibilità delle risorse economiche, un
sostegno diretto a lunghissimo termine per chi ha perso il lavoro.