PD-Ssk: Gabrovec, sul Prosecco tradite aspettative locali
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/AB - Sulla scia degli impegni
prima assunti, subito dopo minimizzati e infine ridotti al
lumicino, la Regione sta tradendo le aspettative dei viticoltori
locali e si sta ridicolizzando nei confronti dei produttori del
Veneto che stanno, al contrario di quanto avviene qui, costruendo
vere e proprie fortune su marchio (Prosecco) e vitigno (Glera)
autoctono del Carso Triestino.
La denuncia viene dal consigliere regionale del PD-Ssk Igor
Gabrovec, che aggiunge.
Già la Regione e prima ancora lo Stato hanno ottemperato agli
obblighi comunitari inserendo 12.000 ettari dell'altipiano
carsico fortemente antropizzato, totalmente in mano a proprietari
privati e fortemente vocato all'agricoltura di pregio, nel
perimetro delle aree protette Natura 2000, bloccandone lo
sviluppo da un decennio.
Ed è stato solo uno dei sacrifici del settore primario del Carso.
I Piani di gestione delle aree protette saranno forse pronti tra
un anno è già oggi vi sono forti timori che si tratterà di
tutt'altro che semplificazione. Il nostro territorio è una vera e
propria rassegna di vincoli, alcuni sul Carso assolutamente
assurdi come quello idrogeologico, tanto da far addirittura
fuggire gli agricoltori oltre confine, dove pur in presenza di
analoghe aree protette si può lavorare con scioltezza e con tempi
burocratici sostenibili.
Ci sarà un motivo?
L'assessore Violino - aggiunge Gabrovec - ci deve spiegare perché
ha sospeso la linea di finanziamento del primo progetto di
recupero del ciglione carsico sotto Prosecco, affidato al
Consorzio di bonifica Isontino. Doveva forse servire da semplice
specchietto per allodole? E ci deve spiegare con che faccia ha
presentato in pompa magna il Progetto di sviluppo del Carso
(masterplan), che da solo prevede oltre cento milioni di euro di
possibili investimenti, per poi soffocare già in sede di
presentazione ogni speranza sui possibili finanziamenti.
Agli agricoltori del Carso sono stati legati mani e piedi,
dopodichè si chiede a loro di correre. A che pro sono state fatte
iniziative come la Casa del Prosecco (finanziata dalla Regione
con 200.000 euro a fronte di oltre il doppio di necessità per il
solo acquisto dell'immobile da ristrutturare) o la Festa del
Prosecco, in assenza di politiche di sviluppo e finanziamenti
almeno a livelli di incoraggiamento? Faremo da semplice vetrina
ai produttori di Valdobbiadene simulando un amaro quanto
costretto sorriso?
È sintomatico infine - conclude l'esponente della Slovenska
skupnost - che il Consiglio regionale abbia accolto - nonostante
il parere contrario dell'assessore Violino - in sede di
Finanziaria 2012 un ordine del giorno (primo firmatario lo stesso
Gabrovec) che impegna la Giunta a predisporre gli strumenti
necessari a far sì che il Masterplan del Carso non rimanga una
raccolta di buoni propositi, individuando invece appositi canali
di finanziamento prioritario destinati allo sviluppo
dell'agricoltura della provincia di Trieste.
Un presa di responsabilità che deve continuare con la stesura e
l'adozione in tempi rapidi di un'apposita legge di attuazione
degli impegni previsti dall'intesa sul Prosecco Doc e recepiti,
nero su bianco, con progetti e cifre, con la stesura dello stesso
masterplan. Un legge politicamente trasversale e per la quale i
consiglierei regionali eletti a Trieste si sono già impegnati con
le categorie. Un impegno che interessa tutta la provincia di
Trieste (limitarlo alla sola frazione di Prosecco sarebbe
riduttivo) che vede nel comparto agricolo una delle poche
attività economiche in fase di potenziale espansione.
AB