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PD-Ssk: Gabrovec, sul Prosecco tradite aspettative locali

24.01.2012
15:12
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/AB - Sulla scia degli impegni prima assunti, subito dopo minimizzati e infine ridotti al lumicino, la Regione sta tradendo le aspettative dei viticoltori locali e si sta ridicolizzando nei confronti dei produttori del Veneto che stanno, al contrario di quanto avviene qui, costruendo vere e proprie fortune su marchio (Prosecco) e vitigno (Glera) autoctono del Carso Triestino.

La denuncia viene dal consigliere regionale del PD-Ssk Igor Gabrovec, che aggiunge.

Già la Regione e prima ancora lo Stato hanno ottemperato agli obblighi comunitari inserendo 12.000 ettari dell'altipiano carsico fortemente antropizzato, totalmente in mano a proprietari privati e fortemente vocato all'agricoltura di pregio, nel perimetro delle aree protette Natura 2000, bloccandone lo sviluppo da un decennio.

Ed è stato solo uno dei sacrifici del settore primario del Carso. I Piani di gestione delle aree protette saranno forse pronti tra un anno è già oggi vi sono forti timori che si tratterà di tutt'altro che semplificazione. Il nostro territorio è una vera e propria rassegna di vincoli, alcuni sul Carso assolutamente assurdi come quello idrogeologico, tanto da far addirittura fuggire gli agricoltori oltre confine, dove pur in presenza di analoghe aree protette si può lavorare con scioltezza e con tempi burocratici sostenibili.

Ci sarà un motivo?

L'assessore Violino - aggiunge Gabrovec - ci deve spiegare perché ha sospeso la linea di finanziamento del primo progetto di recupero del ciglione carsico sotto Prosecco, affidato al Consorzio di bonifica Isontino. Doveva forse servire da semplice specchietto per allodole? E ci deve spiegare con che faccia ha presentato in pompa magna il Progetto di sviluppo del Carso (masterplan), che da solo prevede oltre cento milioni di euro di possibili investimenti, per poi soffocare già in sede di presentazione ogni speranza sui possibili finanziamenti.

Agli agricoltori del Carso sono stati legati mani e piedi, dopodichè si chiede a loro di correre. A che pro sono state fatte iniziative come la Casa del Prosecco (finanziata dalla Regione con 200.000 euro a fronte di oltre il doppio di necessità per il solo acquisto dell'immobile da ristrutturare) o la Festa del Prosecco, in assenza di politiche di sviluppo e finanziamenti almeno a livelli di incoraggiamento? Faremo da semplice vetrina ai produttori di Valdobbiadene simulando un amaro quanto costretto sorriso?

È sintomatico infine - conclude l'esponente della Slovenska skupnost - che il Consiglio regionale abbia accolto - nonostante il parere contrario dell'assessore Violino - in sede di Finanziaria 2012 un ordine del giorno (primo firmatario lo stesso Gabrovec) che impegna la Giunta a predisporre gli strumenti necessari a far sì che il Masterplan del Carso non rimanga una raccolta di buoni propositi, individuando invece appositi canali di finanziamento prioritario destinati allo sviluppo dell'agricoltura della provincia di Trieste.

Un presa di responsabilità che deve continuare con la stesura e l'adozione in tempi rapidi di un'apposita legge di attuazione degli impegni previsti dall'intesa sul Prosecco Doc e recepiti, nero su bianco, con progetti e cifre, con la stesura dello stesso masterplan. Un legge politicamente trasversale e per la quale i consiglierei regionali eletti a Trieste si sono già impegnati con le categorie. Un impegno che interessa tutta la provincia di Trieste (limitarlo alla sola frazione di Prosecco sarebbe riduttivo) che vede nel comparto agricolo una delle poche attività economiche in fase di potenziale espansione. AB