News


PD: Codega, accorpamenti scuole, Comuni non difendono autonomia

24.01.2012
16:32
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/MPB - Per il consigliere regionale del PD Franco Codega, è clamoroso che i Comuni della nostra regione invece di difendere l'autonomia delle loro scuole, decidano in molti casi per la soppressione della loro autonomia e l'accorpamento in maxiscuole. Il consigliere fa riferimento a quanto emerso in VI Commissione, all'audizione sul problema del dimensionamento della rete scolastica del direttore scolastico regionale Beltrame, dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale all'istruzione Roberto Molinaro e l'incontro dei rappresentanti dei Gruppi consiliari con i sindacati scuola della regione.

Spiega Codega: "Il direttore dell'Ufficio scolastico ha comunicato la linea del ministero della Pubblica Istruzione in riferimento al dimensionamento: l'applicazione del Decreto n. 98/2011 con i parametri di riferimento più alti per quanto riguarda tutta la regione (minimo 1000 alunni per gli I.C. e 500 per le scuole secondarie) e l'applicazione dei parametri più bassi (minimo 500 alunni per gli I.C. e 300 per le scuole secondarie) solo nelle aree linguistiche ove è presente la minoranza slovena.

"La linea della Giunta regionale, ribadita più volte con tanto di delibere, era invece quella di prevedere i parametri più bassi in tutti i territori ove era presente anche la lingua friulana, ossia nell'80 % della regione. Lo scopo era chiaramente quello di permettere ai Comuni il mantenimento il più possibile di scuole autonome, anche in presenza di un numero di alunni più basso di quanto previsto per la normalità del territorio nazionale. La sorpresa è che, secondo il ministero che applica i parametri più restrittivi, il numero di scuole autonome previste in regione per il prossimo anno scolastico è di 110, mentre per il Piano regionale appena approvato ieri dalla Giunta, che intendeva applicare criteri più ampi, il numero di scuole autonome approvato è di 108, addirittura due in meno di quelle previste dal ministero.

"La colpa? Dei Comuni - per Codega - che liberi di istituire più scuole, hanno preferito in molti casi accorparle e crearne di maxi. La stessa Regione non credeva ai suoi occhi quando qualche settimana fa ha avuto in mano il quadro e ha proceduto a una verifica presso i Comuni, verifica che in realtà ha confermato la situazione.

"E così, di fronte a 32 nuove istituzioni sorte nella regione (2 a Gorizia, 8 a Pordenone, 3 a Trieste, 19 a Udine ) 55 sono state soppresse (4 a Gorizia, 14 a Pordenone, 7 a Trieste, 30 a Udine). In tutto 23 scuole in meno quando potevano essere tranquillamente 20 in più. Come mai questo masochismo istituzionale? - l'interrogativo finale del consigliere che annota: - È quello che ci si domandava nell'incontro con i sindacati. Sono ben 18 le scuole sopra i 1.200 alunni. Si creeranno sicuramente problemi di gestione e di sicurezza. Quale logica dietro questa scelta dei Comuni?"