PD: Codega, accorpamenti scuole, Comuni non difendono autonomia
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/MPB - Per il consigliere regionale
del PD Franco Codega, è clamoroso che i Comuni della nostra
regione invece di difendere l'autonomia delle loro scuole,
decidano in molti casi per la soppressione della loro autonomia e
l'accorpamento in maxiscuole.
Il consigliere fa riferimento a quanto emerso in VI Commissione,
all'audizione sul problema del dimensionamento della rete
scolastica del direttore scolastico regionale Beltrame, dopo le
dichiarazioni dell'assessore regionale all'istruzione Roberto
Molinaro e l'incontro dei rappresentanti dei Gruppi consiliari
con i sindacati scuola della regione.
Spiega Codega: "Il direttore dell'Ufficio scolastico ha
comunicato la linea del ministero della Pubblica Istruzione in
riferimento al dimensionamento: l'applicazione del Decreto n.
98/2011 con i parametri di riferimento più alti per quanto
riguarda tutta la regione (minimo 1000 alunni per gli I.C. e 500
per le scuole secondarie) e l'applicazione dei parametri più
bassi (minimo 500 alunni per gli I.C. e 300 per le scuole
secondarie) solo nelle aree linguistiche ove è presente la
minoranza slovena.
"La linea della Giunta regionale, ribadita più volte con tanto di
delibere, era invece quella di prevedere i parametri più bassi in
tutti i territori ove era presente anche la lingua friulana,
ossia nell'80 % della regione. Lo scopo era chiaramente quello di
permettere ai Comuni il mantenimento il più possibile di scuole
autonome, anche in presenza di un numero di alunni più basso di
quanto previsto per la normalità del territorio nazionale. La
sorpresa è che, secondo il ministero che applica i parametri più
restrittivi, il numero di scuole autonome previste in regione per
il prossimo anno scolastico è di 110, mentre per il Piano
regionale appena approvato ieri dalla Giunta, che intendeva
applicare criteri più ampi, il numero di scuole autonome
approvato è di 108, addirittura due in meno di quelle previste
dal ministero.
"La colpa? Dei Comuni - per Codega - che liberi di istituire più
scuole, hanno preferito in molti casi accorparle e crearne di
maxi. La stessa Regione non credeva ai suoi occhi quando qualche
settimana fa ha avuto in mano il quadro e ha proceduto a una
verifica presso i Comuni, verifica che in realtà ha confermato la
situazione.
"E così, di fronte a 32 nuove istituzioni sorte nella regione (2
a Gorizia, 8 a Pordenone, 3 a Trieste, 19 a Udine ) 55 sono state
soppresse (4 a Gorizia, 14 a Pordenone, 7 a Trieste, 30 a Udine).
In tutto 23 scuole in meno quando potevano essere tranquillamente
20 in più. Come mai questo masochismo istituzionale? -
l'interrogativo finale del consigliere che annota: - È quello
che ci si domandava nell'incontro con i sindacati. Sono ben 18 le
scuole sopra i 1.200 alunni. Si creeranno sicuramente problemi di
gestione e di sicurezza. Quale logica dietro questa scelta dei
Comuni?"