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PD: Moretton, difficoltà di Tondo non danneggino la Regione

26.01.2012
13:01
(ACON) Trieste, 26 gen - COM/MPB - Ancora una volta le dichiarazioni del presidente della Regione Renzo Tondo fanno emergere che per il suo Governo i nodi sono giunti definitivamente al pettine. Tuttavia, Tondo vorrebbe far ricadere sul Governo Monti le sue responsabilità e l'inattività governativa che hanno portato la nostra Regione a dover gestire numerose problematiche a cui occorre trovare soluzione nel breve e medio termine.

A dirlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, secondo il quale "attribuire a Monti che è al governo da qualche mese tutte le sue inadempienze rappresenta un'evidente debolezza, e soprattutto la volontà di non farsi carico delle proprie responsabilità".

Per Moretton, inoltre è "inopportuno e fuori luogo ogni paragone o possibile responsabilità per quanto concerne il futuro sviluppo economico della Regione nel mantenimento della propria autonomia".

Secondo l'esponente PD sarebbe stato più giusto che il presidente dell'Esecutivo presentasse "soluzioni e progetti proprio in merito alle decisioni del governo Monti, in un'ottica di valutazione di una migliore difesa della nostra autonomia, per sopperire e difendersi dalle possibili conseguenze economiche che ne potrebbero derivare".

"È evidente - avverte Moretton - che servono interventi a vari livelli in difesa dell'economia e dello sviluppo della nostra Regione, proprio in funzione alle caratteristiche territoriali e alle peculiarità che da sempre rappresenta. La difesa economica delle aree di confine rappresenta per la nostra Regione un tema storico, ed è ciò che ha determinato la nostra autonomia e specialità. È pertanto su questo aspetto che si deve lavorare, garantendone il mantenimento e funzionalità. Le difficoltà in cui si trova ora Tondo non nascono quindi dal governo Monti in sè, ma dai grandi contrasti interni delle sua maggioranza".

"È proprio per questo motivo - conclude il capogruppo PD - che intendiamo sostenere, così come abbiamo più volte sollecitato, la partecipazione al tavolo regionale con parlamentari e capigruppo, perché ciò che abbiamo più a cuore è il futuro del Friuli Venezia Giulia".