PD: Moretton, difficoltà di Tondo non danneggino la Regione
(ACON) Trieste, 26 gen - COM/MPB - Ancora una volta le
dichiarazioni del presidente della Regione Renzo Tondo fanno
emergere che per il suo Governo i nodi sono giunti
definitivamente al pettine. Tuttavia, Tondo vorrebbe far ricadere
sul Governo Monti le sue responsabilità e l'inattività
governativa che hanno portato la nostra Regione a dover gestire
numerose problematiche a cui occorre trovare soluzione nel breve
e medio termine.
A dirlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton, secondo il quale "attribuire a Monti che è al governo
da qualche mese tutte le sue inadempienze rappresenta un'evidente
debolezza, e soprattutto la volontà di non farsi carico delle
proprie responsabilità".
Per Moretton, inoltre è "inopportuno e fuori luogo ogni paragone
o possibile responsabilità per quanto concerne il futuro sviluppo
economico della Regione nel mantenimento della propria autonomia".
Secondo l'esponente PD sarebbe stato più giusto che il presidente
dell'Esecutivo presentasse "soluzioni e progetti proprio in
merito alle decisioni del governo Monti, in un'ottica di
valutazione di una migliore difesa della nostra autonomia, per
sopperire e difendersi dalle possibili conseguenze economiche che
ne potrebbero derivare".
"È evidente - avverte Moretton - che servono interventi a vari
livelli in difesa dell'economia e dello sviluppo della nostra
Regione, proprio in funzione alle caratteristiche territoriali e
alle peculiarità che da sempre rappresenta. La difesa economica
delle aree di confine rappresenta per la nostra Regione un tema
storico, ed è ciò che ha determinato la nostra autonomia e
specialità. È pertanto su questo aspetto che si deve lavorare,
garantendone il mantenimento e funzionalità. Le difficoltà in cui
si trova ora Tondo non nascono quindi dal governo Monti in sè, ma
dai grandi contrasti interni delle sua maggioranza".
"È proprio per questo motivo - conclude il capogruppo PD - che
intendiamo sostenere, così come abbiamo più volte sollecitato, la
partecipazione al tavolo regionale con parlamentari e capigruppo,
perché ciò che abbiamo più a cuore è il futuro del Friuli Venezia
Giulia".