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III Comm: audizioni su proposta di legge tatuaggi e piercing

26.01.2012
15:19
(ACON) Trieste, 26 gen - MPB - La proposta di legge, già illustrata dal consigliere Sergio Lupieri (PD) e presentata dai consiglieri del Gruppo PD in Consiglio regionale per disciplinare le attività di tatuaggio e di piercing e le pratiche correlate, è stata oggetto di audizione da parte della III Commissione presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC).

Il provvedimento punta a colmare un vuoto normativo lasciato dal legislatore nazionale per tutelare - tenuto conto che queste pratiche sono sempre più diffuse specie tra i giovani - la salute di chi vi ricorre e la serietà e la professionalità degli operatori. I problemi di sicurezza sono infatti prevalentemente connessi alle prevenzione delle infezioni, non essendo raro che durante un tatuaggio o l'applicazione di un piercing si crei un contatto di sangue che può generare anche problemi seri. Rischi anche gravi per la salute possono derivare pure da fattori connessi alle condizioni di igiene personale e dell'ambiente di lavoro, da carenza di tecniche asettiche e dal corretto uso delle attrezzature e dei materiali e pure dai prodotti utilizzati (esempio i pigmenti impiegati nei tatuaggi).

L'audizione ha registrato gli interventi degli operatori del settore, delle rappresentanze di categoria, dei Dipartimenti di prevenzione e delle Aziende per i servizi sanitari, che hanno annunciato anche contributi documentali scritti per un più completo approfondimento tecnico-scientifico.

E se l'impianto generale della proposta di legge è stato condiviso da tutti, in particolare da parte della Confartigianato è stata evidenziata l'opportunità di scorporare dalla norma il riferimento al trucco semipermanente, perché ambito di competenza dell'attività di estetista (i pigmenti vengono applicati all'epidermide e non al derma, e con il turnover della pelle dopo 4 settimane si autoeliminano, è stato evidenziato). Indicazione questa condivisa anche dai rappresentanti dei tatuatori, che si sono fatti portavoce di altre sottolineature circa il tatuaggio artistico, la formazione e i requisiti necessari a comprovarla, l'opportunità dell'apprendistato a cui sempre più puntano i giovani tatuatori.

Da parte dei Dipartimenti e delle Aziende sanitarie, oltre alla distinzione tra trucco permanente e semipermanente (per altro a Udine questo risulta già normato), è stato chiesto di limitare l'applicazione del piercing al lobo dell'orecchio e non al padiglione auricolare, per le conseguenze invalidanti che potrebbero insorgere toccando la cartilagine. Inoltre, accenti sono stati posti riguardo la semplificazione delle procedure, il valore dei percorsi formativi, la formulazione dei regolamenti.

Tutte le osservazioni saranno tenute in considerazione, ha assicurato infine Lupieri ricordando l'obiettivo del testo, quello appunto di regolamentare l'attività offrendo garanzie a operatori e utenti.

(immagini tv)