III Comm: audizioni su proposta di legge tatuaggi e piercing
(ACON) Trieste, 26 gen - MPB - La proposta di legge, già
illustrata dal consigliere Sergio Lupieri (PD) e presentata dai
consiglieri del Gruppo PD in Consiglio regionale per disciplinare
le attività di tatuaggio e di piercing e le pratiche correlate, è
stata oggetto di audizione da parte della III Commissione
presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC).
Il provvedimento punta a colmare un vuoto normativo lasciato dal
legislatore nazionale per tutelare - tenuto conto che queste
pratiche sono sempre più diffuse specie tra i giovani - la salute
di chi vi ricorre e la serietà e la professionalità degli
operatori. I problemi di sicurezza sono infatti prevalentemente
connessi alle prevenzione delle infezioni, non essendo raro che
durante un tatuaggio o l'applicazione di un piercing si crei un
contatto di sangue che può generare anche problemi seri. Rischi
anche gravi per la salute possono derivare pure da fattori
connessi alle condizioni di igiene personale e dell'ambiente di
lavoro, da carenza di tecniche asettiche e dal corretto uso delle
attrezzature e dei materiali e pure dai prodotti utilizzati
(esempio i pigmenti impiegati nei tatuaggi).
L'audizione ha registrato gli interventi degli operatori del
settore, delle rappresentanze di categoria, dei Dipartimenti di
prevenzione e delle Aziende per i servizi sanitari, che hanno
annunciato anche contributi documentali scritti per un più
completo approfondimento tecnico-scientifico.
E se l'impianto generale della proposta di legge è stato
condiviso da tutti, in particolare da parte della Confartigianato
è stata evidenziata l'opportunità di scorporare dalla norma il
riferimento al trucco semipermanente, perché ambito di competenza
dell'attività di estetista (i pigmenti vengono applicati
all'epidermide e non al derma, e con il turnover della pelle dopo
4 settimane si autoeliminano, è stato evidenziato). Indicazione
questa condivisa anche dai rappresentanti dei tatuatori, che si
sono fatti portavoce di altre sottolineature circa il tatuaggio
artistico, la formazione e i requisiti necessari a comprovarla,
l'opportunità dell'apprendistato a cui sempre più puntano i
giovani tatuatori.
Da parte dei Dipartimenti e delle Aziende sanitarie, oltre alla
distinzione tra trucco permanente e semipermanente (per altro a
Udine questo risulta già normato), è stato chiesto di limitare
l'applicazione del piercing al lobo dell'orecchio e non al
padiglione auricolare, per le conseguenze invalidanti che
potrebbero insorgere toccando la cartilagine. Inoltre, accenti
sono stati posti riguardo la semplificazione delle procedure, il
valore dei percorsi formativi, la formulazione dei regolamenti.
Tutte le osservazioni saranno tenute in considerazione, ha
assicurato infine Lupieri ricordando l'obiettivo del testo,
quello appunto di regolamentare l'attività offrendo garanzie a
operatori e utenti.
(immagini tv)