Citt: Alunni Barbarossa, serve riforma per Enti locali e scuola
(ACON) Trieste, 26 gen - COM/AB - "Si fa un gran parlare, in
tempi di vera e propria emergenza economica e sociale, delle
ragioni della specialità regionale. Ma la nostra specialità non
piace. Non piace paradossalmente soprattutto alle Regioni del
Nord, non piace al Veneto, ma non piace nemmeno a livello
nazionale, tant'è che autorevoli esponenti politici, di entrambe
gli schieramenti, dicono ormai apertamente che le Regioni
speciali devono essere cancellate. È questo, oggi, il tema
centrale dell'agenda politica".
A sottolinearlo è Stefano Alunni Barbarossa, capogruppo
Cittadini-Libertà Civica in Consiglio regionale, che aggiunge.
"Bene ha fatto quindi il presidente Tondo a rispondere
positivamente alla proposta di attivare un tavolo di confronto
regionale per la difesa dell'autonomia e della specialità,
convenendo sull' indispensabilità di un'azione comune per
difendere gli interessi dei nostri cittadini".
"Ma una partita giocata solo su benzina, commercio, barche e
accise è debole, forse perdente. La difesa della specialità sarà
concreta solo se sapremo essere innovativi e creativi. Va giocata
anche e soprattutto sul governo di settori decisivi per le
prospettive di futuro dei nostri giovani e sulla qualità della
vita della e nostre comunità".
"I Cittadini ritengono che riforma degli enti locali e scuola
siano due temi centrali per il futuro del Friuli Venezia Giulia.
Sugli enti locali il problema dell'adeguatezza è serio e per
questo va aperto un tavolo istituzionale dove Regione e Enti
locali siano protagonisti di un ridisegno complessivo del
territorio, che consenta un nuovo modello di sviluppo senza il
quale non c'è futuro per le nostre comunità. Anche per la scuola
servono riforme coerenti con il tessuto socio-economico-culturale
del Friuli Venezia Giulia".
"Il Consiglio regionale parlerà di scuola nella seduta dell'1
febbraio esaminando la petizione "Per una scuola regionale
federale, autonoma nell'organizzazione, garante dei diritti della
minoranza linguistica friulana", presentata da 1.053 cittadini
della regione. Un'occasione unica per riportare la scuola al
centro di una strategia di rilancio della specialità regionale".
"I Cittadini parteciperanno al tavolo convocato dal presidente
della Regione con spirito costruttivo, ma mettendo in guardia sui
grandi rischi che la perdita dell'autonomia e specialità farebbe
correre al Friuli Venezia Giulia. L'autonomia e la specialità che
sono ancor di più, oggi, il solo strumento a nostra disposizione
per tutelare e far crescere la regione".