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Citt: Alunni Barbarossa, serve riforma per Enti locali e scuola

26.01.2012
16:42
(ACON) Trieste, 26 gen - COM/AB - "Si fa un gran parlare, in tempi di vera e propria emergenza economica e sociale, delle ragioni della specialità regionale. Ma la nostra specialità non piace. Non piace paradossalmente soprattutto alle Regioni del Nord, non piace al Veneto, ma non piace nemmeno a livello nazionale, tant'è che autorevoli esponenti politici, di entrambe gli schieramenti, dicono ormai apertamente che le Regioni speciali devono essere cancellate. È questo, oggi, il tema centrale dell'agenda politica".

A sottolinearlo è Stefano Alunni Barbarossa, capogruppo Cittadini-Libertà Civica in Consiglio regionale, che aggiunge. "Bene ha fatto quindi il presidente Tondo a rispondere positivamente alla proposta di attivare un tavolo di confronto regionale per la difesa dell'autonomia e della specialità, convenendo sull' indispensabilità di un'azione comune per difendere gli interessi dei nostri cittadini".

"Ma una partita giocata solo su benzina, commercio, barche e accise è debole, forse perdente. La difesa della specialità sarà concreta solo se sapremo essere innovativi e creativi. Va giocata anche e soprattutto sul governo di settori decisivi per le prospettive di futuro dei nostri giovani e sulla qualità della vita della e nostre comunità".

"I Cittadini ritengono che riforma degli enti locali e scuola siano due temi centrali per il futuro del Friuli Venezia Giulia. Sugli enti locali il problema dell'adeguatezza è serio e per questo va aperto un tavolo istituzionale dove Regione e Enti locali siano protagonisti di un ridisegno complessivo del territorio, che consenta un nuovo modello di sviluppo senza il quale non c'è futuro per le nostre comunità. Anche per la scuola servono riforme coerenti con il tessuto socio-economico-culturale del Friuli Venezia Giulia".

"Il Consiglio regionale parlerà di scuola nella seduta dell'1 febbraio esaminando la petizione "Per una scuola regionale federale, autonoma nell'organizzazione, garante dei diritti della minoranza linguistica friulana", presentata da 1.053 cittadini della regione. Un'occasione unica per riportare la scuola al centro di una strategia di rilancio della specialità regionale". "I Cittadini parteciperanno al tavolo convocato dal presidente della Regione con spirito costruttivo, ma mettendo in guardia sui grandi rischi che la perdita dell'autonomia e specialità farebbe correre al Friuli Venezia Giulia. L'autonomia e la specialità che sono ancor di più, oggi, il solo strumento a nostra disposizione per tutelare e far crescere la regione".