Pens: Ferone, sì ai ricorsi di Tondo a difesa della specialità
(ACON) Trieste, 26 gen - COM/AB - Il presidente Tondo ha
intrapreso la strada giusta nel contrastare il Governo Monti in
difesa degli interessi della gente del Friuli Venezia Giulia - ha
dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi
Ferone - e la sua intenzione di presentare una serie di ricorsi
su punti qualificanti come benzina, commercio, Imu, tasse sulla
nautica è giusta e pienamente condivisibile.
Il Governo tecnico, quello dei tagli e delle tasse, ha messo in
ginocchio il Paese e portato all'esasperazione milioni di
italiani - ha proseguito Ferone. Un Governo non espressione del
voto popolare che ha colpito pesantemente, fra l'altro, i diritti
pensionistici dei lavoratori e impoverito ulteriormente i
pensionati, che non ha affrontato i problemi veri della gente,
che sono in primo luogo l'occupazione e il vivere quotidiano, ha
fatto danni anche nella nostra regione.
Cresce la povertà anche in Friuli Venezia Giulia, i ricchi
diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, con la
ricchezza concentrata nelle mani di pochi, ed è ora che siano i
cittadini a far sentire la loro voce.
Il Friuli Venezia Giulia deve rivendicare con forza, la sua
autonomia, la sua specialità - ha sottolineato Ferone - e il
presidente Tondo si sta rivelando un'ottima guida per la nostra
Regione e uno strenuo difensore dei diritti di tutti i cittadini,
proprio di quelli più deboli, che vengono colpiti dal Governo
Monti. I ricorsi sono più che opportuni, proprio per difendere la
nostra economia, la nostra specialità e gli interessi della gente.
La vicenda della benzina ha poi dell'assurdo, dal momento che è
inconcepibile che un Governo possa aumentare in maniera così
sconsiderata le accise e questo ha vanificato lo sconto regionale
previsto in Friuli Venezia Giulia, con il conseguente esodo nella
vicina Slovenia.
L'azione del presidente Tondo deve essere supportata da tutte le
forze politiche e sociali della regione - ha concluso Ferone -
proprio per dire al Governo di Roma che il Friuli Venezia Giulia
non accetta supinamente provvedimenti che ledono i suoi interessi
e vanificano gli enormi sforzi posti in essere per resistere alla
grave crisi che ha colpito anche la nostra virtuosa regione.