PD: Iacop, coinvolgere i Comuni su opere idrauliche Cormor
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/AB - Interrogazione urgente del
consigliere regionale del PD Franco Iacop al vicepresidente della
Regione Luca Ciriani dopo le dichiarazioni, apparse sulla stampa,
in merito al coinvolgimento dei sindaci dei comuni rivieraschi
del torrente Torre sull'iter del progetto per la laminazione
delle piene del torrente Cormor in Comune di Povoletto, Reana del
Rojale, Tavagnacco, Tricesimo e Udine, anche in seguito all'avvio
della procedura di valutazione d'impatto ambientale.
È corretto sapere - afferma Iacop - come la Giunta regionale
intenda rendere compatibili le procedure stesse e con quale
tempistica, soprattutto in relazione al Piano stralcio già
approvato nel 2008 dall'Autorità di bacino del torrente Cormor,
sentita la Consulta dei 27 comuni dell'area idrografica di quel
corso d'acqua costituita nel 2006.
Il consigliere del PD, condividendo le preoccupazioni dei sindaci
dei comuni dell'asta centrale del torrente Torre, sostiene che
non si possono ignorare le osservazioni che giungono dai
territori che dovrebbero accogliere le piene derivate dal bacino
del Cormor, circa 120 mc/sec, principalmente a fronte della
delicata e fragile situazione idrogeologica del Torre, che ha
bisogno anch'esso di di interventi di tutela e salvaguardia dei
suoli e delle popolazioni rivieraschi.
Approfondiremo e monitoreremo puntualmente i passaggi successivi
- sostiene l'ex sindaco di Reana - perché un progetto così
impattante non provochi ricadute negative su territori e realtà
produttive agricole dei comuni rivieraschi dell'asta centrale del
torrente. Un'opera imponente che deve essere condivisa con i
Comuni e le rappresentanze del mondo produttivo agricolo e
artigianale del quadrante nordorientale udinese. Il canale
scolmatore, con manufatti connessi, interesserà direttamente
Tricesimo, Reana, Tavagnacco, Povoletto e Udine, ma avrà
ripercussioni anche a valle, in una zona idrogeologica sensibile
come a Remanzacco, Pradamano, Buttrio e Pavia di Udine, dove non
è prevista alcuna opera di sistemazione idrogeologica per la
sicurezza dalle piene del Torre.
Non vorremmo che lo spostamento delle masse idrauliche dal bacino
del Cormor a quello del Torre mandi ulteriormente in crisi -
conclude Iacop - il già complesso equilibrio idrogeologico del
Rojale e dei Comuni rivieraschi.