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PD: Iacop, coinvolgere i Comuni su opere idrauliche Cormor

27.01.2012
11:34
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/AB - Interrogazione urgente del consigliere regionale del PD Franco Iacop al vicepresidente della Regione Luca Ciriani dopo le dichiarazioni, apparse sulla stampa, in merito al coinvolgimento dei sindaci dei comuni rivieraschi del torrente Torre sull'iter del progetto per la laminazione delle piene del torrente Cormor in Comune di Povoletto, Reana del Rojale, Tavagnacco, Tricesimo e Udine, anche in seguito all'avvio della procedura di valutazione d'impatto ambientale.

È corretto sapere - afferma Iacop - come la Giunta regionale intenda rendere compatibili le procedure stesse e con quale tempistica, soprattutto in relazione al Piano stralcio già approvato nel 2008 dall'Autorità di bacino del torrente Cormor, sentita la Consulta dei 27 comuni dell'area idrografica di quel corso d'acqua costituita nel 2006.

Il consigliere del PD, condividendo le preoccupazioni dei sindaci dei comuni dell'asta centrale del torrente Torre, sostiene che non si possono ignorare le osservazioni che giungono dai territori che dovrebbero accogliere le piene derivate dal bacino del Cormor, circa 120 mc/sec, principalmente a fronte della delicata e fragile situazione idrogeologica del Torre, che ha bisogno anch'esso di di interventi di tutela e salvaguardia dei suoli e delle popolazioni rivieraschi.

Approfondiremo e monitoreremo puntualmente i passaggi successivi - sostiene l'ex sindaco di Reana - perché un progetto così impattante non provochi ricadute negative su territori e realtà produttive agricole dei comuni rivieraschi dell'asta centrale del torrente. Un'opera imponente che deve essere condivisa con i Comuni e le rappresentanze del mondo produttivo agricolo e artigianale del quadrante nordorientale udinese. Il canale scolmatore, con manufatti connessi, interesserà direttamente Tricesimo, Reana, Tavagnacco, Povoletto e Udine, ma avrà ripercussioni anche a valle, in una zona idrogeologica sensibile come a Remanzacco, Pradamano, Buttrio e Pavia di Udine, dove non è prevista alcuna opera di sistemazione idrogeologica per la sicurezza dalle piene del Torre.

Non vorremmo che lo spostamento delle masse idrauliche dal bacino del Cormor a quello del Torre mandi ulteriormente in crisi - conclude Iacop - il già complesso equilibrio idrogeologico del Rojale e dei Comuni rivieraschi.