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II Comm: su accise carburanti Razzini (LN) scrive a Monti

27.01.2012
12:29
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/AB - Sui danni per le finanze italiane e della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall'aumento delle accise sui carburanti, il presidente della II Commissione Attività produttive Federico Razzini (LN) ha inviato la seguente lettera al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti.

"L'aumento delle accise sugli oli minerali disposto dal Governo con il decreto legge 201/2011 sta purtroppo causando gravi perdite all'economia di una regione di confine quale il Friuli Venezia Giulia, con ingenti danni anche per le finanze statali.

Per quanto riguarda, in particolare, la Regione Friuli Venezia Giulia, l'aumento delle accise sta avendo un impatto decisamente negativo sulle vendite dei carburanti, con un vero e proprio "pendolarismo del pieno" verso i Paesi esteri confinanti (nel nostro caso la Slovenia e l'Austria) dove i prezzi sono molto più bassi. Tale fuga di massa provocherà un'evasione dei consumi stimata, per il 2012, in circa 240 milioni di litri complessivi. Già in queste poche settimane di vigenza della nuova normativa gli esercenti registrano perdite di fatturato che toccano anche il 70 per cento rispetto all'anno precedente.

Il perdurare di questa situazione farà sì che a rimetterci saranno soprattutto le entrate dello Stato, causa il mancato introito delle accise e dell'imposta sul valore aggiunto su tali cospicui quantitativi di carburanti: se la situazione del 2012 fosse la stessa del 2011, gli introiti statali potrebbero essere dell'ordine di 643 milioni di euro, mentre le previsioni dovute alla nuova legge nazionale portano tale cifra a 412, ovvero a una perdita per le casse statali di 231 milioni.

Quel che mi preme rappresentarle è che stiamo assistendo ad un vero e proprio esodo di consumatori che, oltre a non fare più il pieno in Italia, una volta oltre confine acquistano generi di ogni specie, causando un danno supplementare alla nostra economia.

In qualità di presidente della Commissione Attività produttive della mia Regione sento il dovere di segnalarle questa preoccupante situazione che, oltre a recare danni all'economia locale, provocherà mancati introiti anche alle casse dello Stato in un momento così delicato.

Nel chiederle perciò di intervenire, desidero illustrarle la proposta emersa unanimemente nel corso di una specifica audizione tenutasi presso la II Commissione del Consiglio regionale, da me presieduta, con i rappresentanti delle categorie interessate: si potrebbe procedere a una revisione dell'entità delle compartecipazioni al gettito d'accisa sulle benzine e sul gasolio che competono alla Regione, ovvero che dal primo marzo prossimo a essa vada una quota pari a 0,075 euro per ogni litro erogato in Friuli Venezia Giulia. Ciò dovrebbe fare incamerare circa 51 milioni di euro aggiuntivi, da utilizzare per aumentare gli sconti ai cittadini previsti dalla legge regionale 14/2010, e contrastare così il divario di prezzi con la Slovenia (circa 39 centesimi/litro in meno per la benzina e circa 42 per il gasolio) e l'Austria (circa 38 centesimi/litro in meno per la benzina e circa 33 per il gasolio).

Alla luce di quanto esposto, confido nella predisposizione delle opportune modifiche legislative nel senso indicato, in modo da agire tempestivamente per ottenere il migliore risultato economico e finanziario sia per lo Stato che per il Friuli Venezia Giulia ed eventuali altre Regioni interessate a questa problematica".