II Comm: su accise carburanti Razzini (LN) scrive a Monti
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/AB - Sui danni per le finanze
italiane e della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti
dall'aumento delle accise sui carburanti, il presidente della II
Commissione Attività produttive Federico Razzini (LN) ha inviato
la seguente lettera al presidente del Consiglio dei ministri
Mario Monti.
"L'aumento delle accise sugli oli minerali disposto dal Governo
con il decreto legge 201/2011 sta purtroppo causando gravi
perdite all'economia di una regione di confine quale il Friuli
Venezia Giulia, con ingenti danni anche per le finanze statali.
Per quanto riguarda, in particolare, la Regione Friuli Venezia
Giulia, l'aumento delle accise sta avendo un impatto decisamente
negativo sulle vendite dei carburanti, con un vero e proprio
"pendolarismo del pieno" verso i Paesi esteri confinanti (nel
nostro caso la Slovenia e l'Austria) dove i prezzi sono molto più
bassi. Tale fuga di massa provocherà un'evasione dei consumi
stimata, per il 2012, in circa 240 milioni di litri complessivi.
Già in queste poche settimane di vigenza della nuova normativa
gli esercenti registrano perdite di fatturato che toccano anche
il 70 per cento rispetto all'anno precedente.
Il perdurare di questa situazione farà sì che a rimetterci
saranno soprattutto le entrate dello Stato, causa il mancato
introito delle accise e dell'imposta sul valore aggiunto su tali
cospicui quantitativi di carburanti: se la situazione del 2012
fosse la stessa del 2011, gli introiti statali potrebbero essere
dell'ordine di 643 milioni di euro, mentre le previsioni dovute
alla nuova legge nazionale portano tale cifra a 412, ovvero a una
perdita per le casse statali di 231 milioni.
Quel che mi preme rappresentarle è che stiamo assistendo ad un
vero e proprio esodo di consumatori che, oltre a non fare più il
pieno in Italia, una volta oltre confine acquistano generi di
ogni specie, causando un danno supplementare alla nostra economia.
In qualità di presidente della Commissione Attività produttive
della mia Regione sento il dovere di segnalarle questa
preoccupante situazione che, oltre a recare danni all'economia
locale, provocherà mancati introiti anche alle casse dello Stato
in un momento così delicato.
Nel chiederle perciò di intervenire, desidero illustrarle la
proposta emersa unanimemente nel corso di una specifica audizione
tenutasi presso la II Commissione del Consiglio regionale, da me
presieduta, con i rappresentanti delle categorie interessate: si
potrebbe procedere a una revisione dell'entità delle
compartecipazioni al gettito d'accisa sulle benzine e sul gasolio
che competono alla Regione, ovvero che dal primo marzo prossimo a
essa vada una quota pari a 0,075 euro per ogni litro erogato in
Friuli Venezia Giulia. Ciò dovrebbe fare incamerare circa 51
milioni di euro aggiuntivi, da utilizzare per aumentare gli
sconti ai cittadini previsti dalla legge regionale 14/2010, e
contrastare così il divario di prezzi con la Slovenia (circa 39
centesimi/litro in meno per la benzina e circa 42 per il gasolio)
e l'Austria (circa 38 centesimi/litro in meno per la benzina e
circa 33 per il gasolio).
Alla luce di quanto esposto, confido nella predisposizione delle
opportune modifiche legislative nel senso indicato, in modo da
agire tempestivamente per ottenere il migliore risultato
economico e finanziario sia per lo Stato che per il Friuli
Venezia Giulia ed eventuali altre Regioni interessate a questa
problematica".