News


PD:Codega,impugnazione legge regionale welfare,caos per i Comuni

29.01.2012
13:37
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/MPB - Il Consiglio dei ministri ha impugnato la nuova legge regionale sul welfare e il consigliere regionale del PD Franco Codega evidenzia che "sono chiari gli elementi di incostituzionalità che percorrono la legge dall'inizio alla fine".

Spiega Codega: "La Giunta regionale, nel rimettere in piedi una nuova legge sul welfare dopo l'abbattimento, visti i rilievi della Corte costituzionale e l'avviso di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea, delle norme precedenti, ha proceduto soprattutto ad eliminare gli elementi palesemente in contrasto con la legislazione europea. Ma non ha tenuto presente la nostra Costituzione. E così, per gli interventi economici dei Comuni verso i bisognosi di aiuto, per gli interventi a favore della famiglia e della genitorialità, l'assegnazione del bonus bebè, gli interventi a favore della casa, gli assegni di studio per gli studenti, si è rimasti dentro le norme europee che prevedono la equiparazione dei cittadini comunitari e dei lungo soggiornanti ai cittadini italiani.

"Ma - fa notare Codega - si sono intestarditi a voler comunque introdurre la necessità di 24 mesi di residenza in regione e soprattutto a voler richiedere di nuovo i 5 anni di residenza in Italia oltre che i due anni in regione agli extracomunitari. E questo non va assolutamente bene per la nostra Costituzione per il principio, più volte sostenuto dalla sentenze della Corte Costituzionale, secondo il quale in tale maniera si introduce nel tessuto normativo un elemento di distinzione arbitrario, non essendovi alcuna ragionevole correlabilità tra la condizione positiva di ammissibilità al beneficio (quale la residenza protratta negli anni) e gli altri particolari requisiti (consistenti in situazioni di bisogno e di disagio riferibili direttamente alla persona in quanto tale)".

Codega, evidenziando che i rilievi della delibera di impugnazione sono gli stessi presentati dal PD e dall'intera opposizione durante i lavori di Commissione e durante la discussione in Aula, e sottolineando che la Giunta per due volte si vede bocciare le proprie proposte, avverte: "Per i Comuni ritornerà il caos. Già avevano disapplicato le norme precedenti, riconosciute illegittime. Ora si riapre una stagione di confusione. Di nuovo i Comuni non sapranno se continuare ad applicare le nuove norme che, di nuovo, sono dichiarate incostituzionali. Se lo facessero, saprebbero, da una parte, di applicare norme illegittime e dall'altra, di andare incontro a ricorsi e sentenze di tribunali chiaramente a loro sfavore".