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UAR: Rosolen, una legge per evitare il conflitto d'interessi

30.01.2012
13:13
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/AB - La Giunta regionale sta operando senza essersi uniformata alle regole in materia di conflitto di interessi fissate dal Governo nazionale ormai più di sette anni fa. Ciò significa in concreto - evidenzia la consigliera regionale di Un'Altra Regione Alessia Rosolen - che un membro della Giunta regionale potrebbe tranquillamente partecipare alla discussione e alla votazione di delibere che tocchino interessi di parenti o coniugi senza che ciò violi, se non l'evidente senso dell'opportunità, alcuna norma amministrativa".

"Potrebbe teoricamente accadere - continua aggiunge - che vengano votati contributi ad associazioni di parenti di assessori senza che ciò comporti la violazione di alcuna norma amministrativa. La norma penale infatti - spiega Rosolen - sanziona le ipotesi in cui ciò configuri vantaggi o danni ingiusti, ma sono numerose le ipotesi in cui la norma penale non interviene lasciando la tutela di alcuni interessi collettivi alla norma amministrativa, che in questo caso non c'è".

"Il paradosso - evidenzia Rosolen - è che al momento un consigliere comunale o un assessore di un Ente locale è tenuto, giustamente, secondo quanto previsto dal Testo unico sugli Enti locali ( articolo 77 legge 267/2000) a non partecipare a votazioni che tocchino interessi propri o di parenti, ma questo stesso obbligo, inspiegabilmente, non sussiste per un assessore regionale".

"La norma nazionale, che a suo tempo venne emanata per risolvere eventuali conflitti di interesse dei membri del Governo, prevedeva all'articolo 1 il recepimento della stessa norma da parte delle Regioni. Recepimento che in Friuli Venezia Giulia non è mai avvenuto. Allora il Pdl - sottolinea Rosolen - anziché preoccuparsi di dare rappresentatività a non meglio identificate e identificabili lobbies nel segno della trasparenza all'interno della Pubblica amministrazione, farebbe bene a preoccuparsi di far rispettare norme ben più importanti".

"Non è un buon messaggio che viene dato ai cittadini - conclude - se in una fase così delicata lasciamo che pesi sugli organi di governo il dubbio che l'azione amministrativa possa non essere improntata a quei principi di imparzialità e buon andamento dell'Amministrazione su cui deve reggersi il Governo del territorio. Per questa ragione presenterò una proposta di legge che sopperisca con urgenza a questo paradossale e per certi aspetti imbarazzante vuoto normativo".