SA-PRC: Kocijancic, Museo Ferroviario e trasporto su rotaia
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/AB - Alla conferenza congiunta del
consigliere regionale di SA-PRC Igor Kocijancic e di alcuni
rappresentanti eletti nelle liste della Federazione della
Sinistra alla Provincia e al Comune di Trieste, nella sede del
Museo Ferroviario di Campo Marzio a Trieste, si è parlato della
tutela del Museo Ferroviario e della necessità di rivendicare un
adeguato sistema di trasporto ferroviario per merci e persone,
sia per quanto riguarda Trieste, sia per quanto riguarda l'intero
territorio regionale.
Oltre a ribadire la necessità di uno sforzo congiunto delle
istituzioni locali e della città per trovare una soluzione di
sistema che consenta di garantire non solo la semplice
sopravvivenza del Museo Ferroviario di Trieste - struttura unica
in Italia - ma anche di un suo sviluppo negli anni futuri, è
stato evidenziato come Trieste e il Friuli Venezia Giulia
continuino a essere pesantemente penalizzate dalle scelte operate
da Trenitalia in tema di collegamenti ferroviari passeggeri e
merci.
Trieste e il suo porto - è stato sottolineato - sono sempre più
isolati dal resto del Paese e dall'Europa, soprattutto a causa
delle decisioni assunte dai vertici nazionali di Trenitalia,
anche a causa di un'inspiegabile passiva inerzia e del
sostanziale silenzio delle istituzioni locali preposte al tema
dello sviluppo del trasporto ferroviario, Regione in primis.
Così, all'incontro istituzionale che vedrà presente giovedì
prossimo in città l'amministratore delegato di Trenitalia e di
RFI Mauro Moretti, andrebbero poste le seguenti priorità:
- l'esigenza di fornire la regione di linee ferroviarie senza
fermate dai capoluoghi provinciali a Venezia Santa Lucia, per
migliori collegamenti alla rete nazionale;
- puntare su un investimento per il potenziamento della Stazione
di Campo Marzio verso Sesana, per iniziare a concretizzare il
progetto di ferrovia transfrontaliera rilanciato anche
recentemente in sede INCE, a suo tempo già parzialmente
finanziato, che potrebbe costituire un vero e proprio rilancio
del trasporto ferroviario per le province di Trieste e Gorizia,
garantendo anche adeguati collegamenti con l'aeroporto di Ronchi
dei Legionari da Trieste, Capodistria, Gorizia e Nova Gorica;
- la vicenda dei disservizi subiti continuamente dai pendolari
esemplifica senza bisogno di ulteriori spiegazioni le
contraddizioni di un servizio di trasporto pubblico assolutamente
ibrido, nel quale si misurano gli effetti perversi prodotti da
anni di politiche di liberalizzazioni e privatizzazioni a fronte
di una gestione della reti monopolistica, che vede lo stesso
Moretti a capo sia di Trenitalia che di RFI, lasciando alla
Regione l'obbligo di individuare i collegamenti ritenuti
necessari e sui quali incombe continuamente il rischio di
soppressione, motivato, sempre secondo Moretti, dall'esigenza di
non garantire treni al di sotto della massa critica di 600
passeggeri garantiti;
- vincolare l'acquisto dei nuovi treni per i quali il CIPE ha
recentemente stanziato 16 milioni di euro a precise garanzie di
rilancio e potenziamento dei trasporti in ambito regionale.