SA-SEL: Pustetto, impugnazione welfare e costi per leggi inutili
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/MPB - "Quando si parla dei costi
della politica il pensiero corre subito agli stipendi, ai benefit
e al numero degli eletti e quasi mai al fatto che il vero costo
sia troppo spesso rappresentato dalla inutilità delle leggi e dei
provvedimenti che questa categoria produce" - è la riflessione
del consigliere regionale Stefano Pustetto (SA-SEL) prendendo
spunto dalla impugnazione da parte del Governo del testo sul
sistema socuiale, "una delle leggi che questo Consiglio regionale
ha recentemente licenziato".
"L'Esecutivo del FVG si era visto costretto a riscrivere la legge
dopo che la Corte di Giustizia europea, la Corte Costituzionale e
le sentenze di molti tribunali della Regione avevano evidenziato
l'illegittimità delle numerose modifiche legislative che questa
stessa maggioranza aveva posto in essere per limitare ai soli
cittadini italiani l'accesso a molte prestazioni sociali -
ricorda Pustetto ricostruendo l'iter.
"In una prima stesura, la nuova legge aveva recepito, e quindi
corretto, i rilievi fatti dai vari Tribunali e dalla Corte di
Giustizia europea, ma non era riuscita a placare la pulsione
discriminatoria della Lega Nord. Ecco, quindi, che in un
successivo disegno di legge l'assessore Molinaro nel riscrivere
il provvedimento convince gli alleati, ma ripropone, praticamente
in modo identico, le stesse norme che hanno costretto la Regione
alla sua modifica. Peccato che la verosimile incostituzionalità
fosse già stata evidenziata non solo dall'opposizione, ma anche
dagli uffici della Giunta e dal Consiglio delle Autonomie locali,
che con soli 5 voti a favore su 17 non aveva voluto esprimere
l'intesa sull'ultimo ddl.
"Se dovessimo valutare quanto siano costati alla comunità i
lavori delle Commissioni regionali, le audizioni, le sedute
d'Aula, le cause nei tribunali, i voli a Roma per rispondere e
mediare con gli uffici competenti, lo stallo dei Comuni che se
applicavano la legge soccombevano nei Tribunali e se non la
applicavano non davano le risposte che i più bisognosi si
aspettavano, credo tutti ne saremmo sorpresi e indignati -
evidenzia Pustetto dichiarandosi convinto che il grande
discredito che avvolge l'intera classe politica sia dovuto
proprio al fatto che tutti i problemi vengono affrontati in modo
emergenziale e pensando solo alla prossima tornata elettorale. I
tanti, annosi e irrisolti problemi del nostro Paese richiedono
strategie di lungo periodo che mancano da troppo tempo per una
palese inadeguatezza della classe politica troppo attenta a
curare interessi puntuali o personali".