News


SA-SEL: Pustetto, impugnazione welfare e costi per leggi inutili

30.01.2012
16:13
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/MPB - "Quando si parla dei costi della politica il pensiero corre subito agli stipendi, ai benefit e al numero degli eletti e quasi mai al fatto che il vero costo sia troppo spesso rappresentato dalla inutilità delle leggi e dei provvedimenti che questa categoria produce" - è la riflessione del consigliere regionale Stefano Pustetto (SA-SEL) prendendo spunto dalla impugnazione da parte del Governo del testo sul sistema socuiale, "una delle leggi che questo Consiglio regionale ha recentemente licenziato".

"L'Esecutivo del FVG si era visto costretto a riscrivere la legge dopo che la Corte di Giustizia europea, la Corte Costituzionale e le sentenze di molti tribunali della Regione avevano evidenziato l'illegittimità delle numerose modifiche legislative che questa stessa maggioranza aveva posto in essere per limitare ai soli cittadini italiani l'accesso a molte prestazioni sociali - ricorda Pustetto ricostruendo l'iter.

"In una prima stesura, la nuova legge aveva recepito, e quindi corretto, i rilievi fatti dai vari Tribunali e dalla Corte di Giustizia europea, ma non era riuscita a placare la pulsione discriminatoria della Lega Nord. Ecco, quindi, che in un successivo disegno di legge l'assessore Molinaro nel riscrivere il provvedimento convince gli alleati, ma ripropone, praticamente in modo identico, le stesse norme che hanno costretto la Regione alla sua modifica. Peccato che la verosimile incostituzionalità fosse già stata evidenziata non solo dall'opposizione, ma anche dagli uffici della Giunta e dal Consiglio delle Autonomie locali, che con soli 5 voti a favore su 17 non aveva voluto esprimere l'intesa sull'ultimo ddl.

"Se dovessimo valutare quanto siano costati alla comunità i lavori delle Commissioni regionali, le audizioni, le sedute d'Aula, le cause nei tribunali, i voli a Roma per rispondere e mediare con gli uffici competenti, lo stallo dei Comuni che se applicavano la legge soccombevano nei Tribunali e se non la applicavano non davano le risposte che i più bisognosi si aspettavano, credo tutti ne saremmo sorpresi e indignati - evidenzia Pustetto dichiarandosi convinto che il grande discredito che avvolge l'intera classe politica sia dovuto proprio al fatto che tutti i problemi vengono affrontati in modo emergenziale e pensando solo alla prossima tornata elettorale. I tanti, annosi e irrisolti problemi del nostro Paese richiedono strategie di lungo periodo che mancano da troppo tempo per una palese inadeguatezza della classe politica troppo attenta a curare interessi puntuali o personali".